Utente | Messaggio |
14:11 12 gennaio 2010
| Carmen
| | |
| Ospite
| | |
|
|
Ti ho portato la mia risurrezione come perdono
***
La Morte è sordomuta
non può rispondere
alle domande che le pongo,
né la corromperò
perché non si fa comprare.
E' la grazia
per chi la invoca
e la disgrazia per altri.
La certezza che la vita
non sa darmi.
La Morte e la Vita
sono avide sorelle,
nell'abbandono dell'una
non dell'altra, mi resta intenso
il profumo di Essenza
che dal ricordo mi arriva.
La Morte è la Vergine che suona
il violino nella sua casta, sola,
dove tutto è immoto.
Anche le note si gelano nell'aria.
La Risurrezione è la Consapevolezza
che la Morte mi consegnò, l'indomani:
forse per farsi perdonare,
forse per un legame.
Carmen
|
|
19:01 12 gennaio 2010
| admin
| | |
| Amministratore
| messaggi3520 | |
|
|
Una trasfigurazione della Morte dai canoni tradizionali (ossuta, scheltro che avanza minaccioso armata di falce, terrificante icona della fine, di ogni fine).
Una trasfigurazione, dicevo, che ne ammorbidisce i contorni, la figura e l' atto stesso di mietitrice.
La tua è una "visione", cara Carmen, di un tuo punto di vista dove la luce si affievolisce senza sparire, accompagnata dal suono di note di perenne armonia, sia pure congelate nell' immobilità e nell' assenza di parole.
Di questa visione ti sono grata.
forse per farsi perdonare,
forse per un legame.
Conclusione che lascia aperta la porta a considerazioni diverse e a ulteriori riflessioni.
|
|
|
22:08 12 gennaio 2010
| Rose
| | |
| Ospite
| | |
|
|
Un'immagine davvero appropriata alla poesia, Carmen.
Il titolo è straordinario. Mi ha attratto subito.
Come dice Daniela, l'immagine che dai della morte non è molto convenzionale e, pur non raggiungendo vette francescane ("laudato si' mi' Signore per sora nostra morte corporale") è, tutto sommato, rasserenante. Una condizione da cui si può tornare, mediante la resurrezione. Ho capito bene?
|
|
14:51 13 gennaio 2010
| Carmen
| | |
| Ospite
| | |
|
|
Grazie per le ottime interpretazioni.
Cara Daniela, visto che un dì dovrò morire, preferisco immaginare la morte come una violinista
Le sensazioni che hai colto sono esatte. Sarà che, per esperienza, a me si presentò sottoforma di un alba e compì quel che la morte compie con la delicatezza più possibile nel suo caso. A volte il compiuto si compie anche nel sonno.
Si cara Rose, mediante la resurrezione per i credenti, mediante la presa di coscienza cosa sia vita per i miscredenti. Strano che la Morte possa essere Maestra di Vita….ci scrissi una volta un testo riguardo a questo.
Per Daniela: volevo ringraziarti per questo spazio, lo trovo sereno e appagante, non solo per le vostre letture ma anche per come è strutturato. Mette ad agio chi pubblica e non “intimorisce”. Insomma, trasmette un po' di pace.
Buon proseguimento di giornata a tutti e, non è detto, che prima di sera che io non pubblichi qualche altra cosa.
Una poesia al giorno, toglie il medico d'intorno.
Carmen
|
|
18:48 13 gennaio 2010
| admin
| | |
| Amministratore
| messaggi3520 | |
|
|
Cara Carmen, ti ringrazio e sono lieta che tu ti trovi a tuo agio qui, ma tieni presente che senza te, senza Rose, senza Mario, Francesco, Elina,Pietro, Ferni, Manfred e la nostra Sandrina (dimenticato qualcuno?) questo luogo non potrebbe essere quello che dici esso é ….
|
|
|
22:10 14 gennaio 2010
| Manfredi
| | |
| Ospite
| | |
|
|
concordo con dmk e con Rose. voglio sottolineare la serie di immagini: la sordomuta, la vergine violinista, la sorella della vita, tutte a esprimere le facce della morte, in un crescendo di intensità che finisce per cristallizzarsi in quelle immobili note gelate sospese nel silenzio assoluto, in un legame indissolubile fra il vivere e il morire.
|
|
15:35 15 gennaio 2010
| Carmen
| | |
| Ospite
| | |
|
|
Grazie Manfredi per la tua attenzione.
Buon fine settimana a tutti e a presto!
Carmen
|
|