Utente | Messaggio |
09:50 27 febbraio 2010
| VOBO
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| Ospite
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Salve a tutti/e, rieccomi con un pensierino nato in questi giorni.
Nel 2003 ho scoperto che non camminavo da solo, ma che accanto a me c'era una signora vestita di nero e con una falce in mano, da allora non ho più praticamente scritto niente … tutto quello che mi veniva alla mente erano solo pensieri lugubri ed allora li scartavo … in quest'ultimo periodo qualcosa sta ritornando … come dicevo a Daniela: "Con l'operazione mi hanno tagliato la vena poetica" … forse ora si è rimessa a funzionare …
La clessidra
Veloce scende la sabbia,
nella clessidra,
che segna il mio tempo.
Solo ieri,
leggevo il mio futuro,
nelle luce dei tuoi occhi
ed oggi,
rivedo il mio passato,
nelle lacrime
che rigano il mio volto.
Non è molto … ma è già qualcosa …
VOBO
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10:03 27 febbraio 2010
| lucia
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| Ospite
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Salve Vobo certo che come ritorno non è male anzi è bellissimissima (si può dire? Io lo dico ugualmente) complimenti
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11:41 27 febbraio 2010
| Pietro
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| Ospite
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E' vero. Gli anziani guardano al passato. Un'alternativa sarebbe quella di godere del presente, essendo grati di ogni giorno che ci è concesso.
Ho apprezzato molto la tua poesia, Vobo. Certamente la tua 'vena' non si è esaurita.
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16:13 27 febbraio 2010
| Rose
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| Ospite
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La clessidra si presta davvero bene a 'visualizzare' il tempo che passa e, se vogliamo, quello che rimane. Fortunatamente non è tutto così prestabilito e molto si può fare per aggiungere granelli di sabbia. Dice bene Pietro, essere positivi e grati aiuta a vivere meglio e più a lungo.
Complimenti per la tua composizione, VOBO.
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18:05 27 febbraio 2010
| Elina
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| Ospite
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grazie VOBo per questo testo e per la premessa che hai voluto condividere
ci sono momenti in cui non si ha la concentrazione giusta per scrivere
poichè è quella che muove la penna, a prescindere dal tipo di pensieri che si intenda esprimere
penso alla scrittura come una compagna di giorni che non necessariamente dobbiamo abbellire a festa
la scrittura è una clessidra dove aggiungiamo granelli (tu li chiami pensieri) di sabbia
a presto, elina
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18:44 27 febbraio 2010
| sandra
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| Ospite
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VOBOOOOO! continua a scrivere!
Qui abbiamo tanta sabbia per la tua clessidra.
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18:55 27 febbraio 2010
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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Caro Vobo, la tua vena c' è, c' è ancora e si sente! Un "pensiero" che fissa il tempo che passa nell' immagine della clessidra e esprime la nostalgia del passato… emozioni che, credo, tutti possiamo condividere, magari non come uno status abituale, ma come momenti che colgono all' improvviso e paiono sopraffarti…
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18:57 27 febbraio 2010
| elisa sala
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| Ospite
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Chi ben incomincia è alla metà dell'opera.
Non mollare. Il letto del tuo fiume diventato secco per varie ragioni: ora sta ricevendo da piccoli corsi d'acqua nuova vita.
Bella la tua poesia.
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21:19 27 febbraio 2010
| Manfredi
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| Ospite
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è senz' altro più che qualcosa, VOBO. c' è una grande sensibilità che percorre i tuoi pensieri e tu la sai esprimere con voce limpida e chiara.
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14:50 3 marzo 2010
| VOBO
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| Ospite
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Vi ringrazio tutti/e per le belle parole nei miei riguardi … come dice Daniela sono un "immediato", esprimo ciò che mi passa per il cervellino, o almeno cerco di farlo, non sempre riuscendoci … non rieso ad "intorcinarmi" su me stesso per tirare fuori frasi che non riuscirei a capire … spero di continuare a lungo con la mia immediatezza … la voglia di vivere non mi ha mai mollato, altrimenti non sarei più qui … è dal 1987 che combatto la "brutta bestia", a volte mi sento stanco, ma subito dopo risfodero la spada … i miei antenati erano Celti …
Ciao … VOBO
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16:46 3 marzo 2010
| Carmen
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| Ospite
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Grazie Vobo per aver condiviso con noi la tua clessidra. La Poesia non ti abbandonerà, sembra a volte che si allontani, invece sta solo maturando l'essenza.
Carmen
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