Utente | Messaggio |
03:08 8 giugno 2009
| borablu
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| Ospite
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Esplodono intorno
le troppo a lungo attese
certezze
di questa primavera
tarda.
I succhi genitali del mondo
gonfiano
stami e pistilli
del grande fiore
eterno.
Il flusso estatico dell'essere
chiama
all'ancestrale semantica
del verbo.
Io sono.
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21:09 8 giugno 2009
| Manfredi
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| Ospite
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trovarsi a dirsi Io sono in una primavera tardiva di fronte al tutto che ribolle nella natura
è un' esperienza potente.
Versi che trasmettono l' immedesimarsi uomo – natura con efficacia e, soprattutto, con partecipazione.
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17:51 11 giugno 2009
| borablu
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| Ospite
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Questa evidentemente non è piaciuta…
28 letture e 1 commento.
Sono tutto fuorchè presuntuoso. Per favore, mi spiegate la cosa?
ASSOLUTAMENTE SENZA MALANIMO, CREDETEMI. SI PUBBLICA ANCHE PER QUESTO.
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18:23 11 giugno 2009
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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Personalmente non è che non mi sia piaciuta, direi che mi sono piaciute la prima e l' ultima strofe – essenziali e pregnanti – più di quella centrale e che, dopo aver letto il commento di Manfred, avrei ridetto le stesse cose, insistendo forse sulle ultimissime parole – Io sono – che ho letto come suggello ad ogni divenire.
Scusami Mario, se non sono intervenuta prima, l' intenzione c' era, mi sono detta lo faccio domani perché ero poco lucida quando l' ho letta la prima volta, poi mi ha risucchiato il problema dei post non leggibili in Antonello da Messina e mi è sfuggito di mente.
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19:04 11 giugno 2009
| borablu
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| Ospite
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Se peccato è, ego te absolvo.
Credimi, ti considero ammirevole in tutti i sensi.
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21:21 11 giugno 2009
| Elina
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| Ospite
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il tuo sentire la natura è viverla, abitarla
leggendo questo testo sento questo fiore o gli altri che porti alla nostra visione darti forza cioè consapevolezza del tuo essere
la natura si espande, esplode nei colori, nei profumi, ci rende vivi, ci fa dire che siamo
grazie Mario
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22:00 11 giugno 2009
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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il tuo sentire la natura è viverla, abitarla
sono d' accordo, Elina. La ritengo una delle tipicità delle poesie di Mario, l' alchemico compenetrarsi con il mondo naturale, costruendo lì la propria casa, il punto costante di riferimento del pensiero, del sentire, dell' esistere.
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