Utente | Messaggio |
23:12 27 febbraio 2010
| borablu
| | |
| Ospite
| | |
|
|
(Sono passati quasi 40 anni,da quando scrissi queste righe. Ho dovuto fare qualche collegamento trasversale per risalire alla data. Ciò solo per dirvi che mi guardavo intorno anche allora.
E che ora capisco che forse le prefazioni non servono. O si?)
La sera d’agosto
spalma
l’afoso torpore
del già pallido giorno
sulla solida,
calma distensione
del paesaggio
attorno
silente e caro.
Gli accurati fiori
sul terrazzo
avvolgono
la nostra semplice
cena.
I profumi, anche.
Ma avete detto,
o avete preteso dire,
ch’io non sono
come mi volevate.
Oh!, si, molto serenamente.
Farebbe quasi ridere
la mia rimbalzata
domanda.
Soprattutto ora
che il troppo caldo
d’agosto
trasmuta parole
e significati
in inconsapevolmente asettiche
incomprensioni.
|
|
09:27 28 febbraio 2010
| Pietro
| | |
| Ospite
| | |
|
|
Caro Mario, se una poesia è datata, due parole di prefazione sono appropriate, credo. Io poi sono favorevole a qualunque spiegazione gli autori vogliano dare. Sono un aiuto alla comprensione, dove spesso difetto. Venendo alla tua poesia, l'ho apprezzata molto. Quell'afoso torpore spalmato dalla sera d'agosto, le asettiche incomprensioni…
Non è difficile ricordare l'effetto stagnante del gran caldo estivo che toglie anche la volontà di analizzare le parole e i sentimenti. Ben venga, a volte.
E' sempre un piacere leggerti, Mario. Grazie. Pietro
|
|
10:06 28 febbraio 2010
| sandra
| | |
| Ospite
| | |
|
|
Un momento sereno, una cena in famiglia, avvolti dal profumo dei fiori.
"Ma avete detto
o avete preteso dire
ch'io non sono come volevate"
Perchè, dico io, c'è sempre qualcuno che se ne esce con queste cose e rovina la cena?
Alla fine, sono solo asettiche incomprensioni, meglio non farci caso.
Scusami, se ci ho ricamato sopra, zio Mario.
Una bella poesia che fa rimpiangere il caldo dell'estate.
|
|
11:16 28 febbraio 2010
| Rose
| | |
| Ospite
| | |
|
|
Mi è piaciuta molto quella "calma distensione/del paesaggio/attorno/silente e caro" e il profumo dei fiori che avvolge la cena in terrazza.
E' vero, Mario, anche allora ti sapevi guardare attorno con occhio da poeta.
|
|
15:41 28 febbraio 2010
| admin
| | |
| Amministratore
| messaggi3520 | |
|
|
Le prefazioni servono, a mio avviso, a fornire una più corretta calibratura del testo
Resta comunque che hai descritto la scena e il paesaggio con grande vena poetica, proponendo una problematica "relazionale", in tutta la sua toccante realtà, elaborata in profonda intima sincerità. Ti ringrazio, Mario.
|
|
|