Accadde durante una delle mie prime mostre "importanti".
Ci eravamo resi conto, poco prima dell'inaugurazione, che non avevo una mia biografia.
Chiesi allora a Filippo di scriverne una, in fretta, di stamparla e di metterla ben in vista all'ingresso della mostra.
Lui "stette" agli ordini, la scrisse, la stampò e la mise ben in vista all'ingresso della mostra.
La curiosità mi balenò quando vidi che tanta gente, troppaaaaaaaa, si soffermava a leggere la mia biografia.
Da quella volta la biografia mi ha accompagnata sempre, a volere trasmettere il messaggio positivo che non bisogna mai prendersi troppo sul serio.
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ENZA DI MARTINO nasce a Licodia Eubea il 13.01.1955 e dal quel momento non si è mai più ripresa perfettamente.
Fin da bambina nutriva spiccate tendenze depressive alternate a cauti segnali di un incipiente pessimismo che l'avrebbero portata, nel giro di pochissimi anni, ad autodiagnosticarsi 357 malattie, fra cui alcune mortali.
Il morbo dell'arte attacca l'artista all'inizio della lunga fase di convalescenza (27 anni il prossimo Agosto), dopo essersi volutamente lasciata contagiare dalla mosca tsè-tsè che le procura la malattia del sonno, dalla quale stenta ancora a guarire.
In dormiveglia consegue il diploma magistrale, si sposa con un noto uomo di mondo, più volte candidato al Nobel per la pace… in famiglia, e da questi ha un figlio che, fortunatamente per lui, assomiglia tutto al padre.
Ispirata dai fumi di Morfeo, l'artista predilige soggetti idilliaci, concilianti, per certi versi soporiferi, quasi mistici.
Fra le opere più rappresentative dell'artista ricordiamo i famosi dipinti "Campo di fiori di camomilla" e "Gregge di pecore al di là del fossato", che assieme alla ormai arcinota natura morta "Bicchiere con acqua tiepida e foglie di alloro", costituiscono il mirabile trittico che si trova esposto nell'atrio principale della casa di riposo "La bella Addormentata" di Cinisello Balsamo.