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Come si legge una poesia?

UtenteMessaggio

16:50
13 febbraio 2009


Enza

Ospite

Capisco che per voi potrebbe sembrare una domanda banale, ma io ve lo chiedo molto seriamente: come si legge una poesia? Qual è l'approccio giusto?

Con Filippo abbiamo aperto un contraddittorio: lui sostiene che il poeta è un grande bugiardo, ma non mi trova d'accordo. 

L'emozione è la stessa tra chi scrive e chi legge? Chi scrive racconta sè stesso? e chi legge, legge le emozioni che il poeta ritrae con le parole o legge le emozioni che dalle parole il lettore ricava?

Mi aiutate a capire?

18:26
13 febbraio 2009


sandra

Ospite

Io al primo approccio non ci capisco mai niente.

Quindi, il mio approccio sta nel predispormi a leggere la poesia diverse volte.

E mi piace capirla o perlomeno, credere di averla capita, non importa se non è quello che intendeva l'autore.

19:41
13 febbraio 2009


Rose

Ospite

Penso che sovente nemmeno l'artista riesca ad esprimere nell'opera tutte le sue emozioni. Quello che in seguito recepisce il lettore potrebbe essere completamente diverso; come ha detto qualcuno "la poesia, una volta che è uscita dalla penna dell'autore, vive di vita propria".

Certo, quando il 'sentire' coincide, dev'essere molto bello, ma è difficile.

Il poeta potrebbe essere un bugiardo, non nel senso di menzognero, ma perchè spesso cela il significato dietro figure retoriche complesse o perchè lascia molto al 'non detto'.

Se poi filippo si riferiva agli apologeti o agli scrittori di regime, è un'altra storia. Quelli son servi. Confused

20:21
13 febbraio 2009


admin

Amministratore

messaggi3520

Il poeta è "un fingitore", scrive Pessoa

Penso che il lettore "ricostruisca", "riviva" ciò che legge sulla base della sua esperienza, del suo background esperienzale, che non coincidono, spesso, con quelli dell' autore. E' una forma di "interpretazione" del testo, del tutto soggettiva.

Quello che, a mio parere, è importante è la condivisione di un' emozione: due mondi che si incontrano…

dmk

21:32
13 febbraio 2009


franco

Ospite

tutti i creativi sono in una certa misura anche dei grandi bugiardi, come del resto anche i bugiardi, per esser tali e restarlo con qualche successo, devono essere creativi.

Nel caso del poeta, ma direi dell'autore in genere, al di là del mestiere, c'è la grande capacità di inventare suggestioni, provandole sperimentalmente fino a viverle come fossero ricordi ed esperienze, per poterle poi suscitare nel lettore, attraverso lo strumento del linguaggio.

A sua volta chi legge è tanto più coinvolto, quanto più sa partecipare a questa sorta di gioco simulato, il cui premio è la conquista di nuovi insperati universi di vita sognata e fatta propria.

Questa sorta di magia, avviene all'insaputa l'uno dell'altro ed è spesso un vero miracolo.

f

21:43
13 febbraio 2009


admin

Amministratore

messaggi3520

A proposito di magia: tempo fa, molto tempo fa, ho trovato questa “definizione” del poeta (estesa anche allo scrittore): “apprendista stregone”Smile

dmk

22:04
19 febbraio 2009


Rose

Ospite

Però, la enza ha suscitato una domanda, anzi, più di una, ma poi non è più intervenuta a dire la sua. Qual è il SUO approccio alla poesia? Smile

12:17
20 febbraio 2009


Elina

Ospite

Enza ha posto buone domande

"L'emozione è la stessa tra chi scrive e chi legge?"

ora sto pensando alla sofferenza, alla commozione, perfino al pianto che certe poesie mi inducono, forse l'emozione dell'autore trasla in chi legge, dunque è la stessa

è come quando abbracciamo una persona non si può dire chi delle due ami di più

ecco la poesia è un amore che va in una doppia direzione/emozione, è solo una questione di momento (l'autore prova prima emozione) e non credo che il fatto di "creare" lo liberi da ciò che in lui vive e…passa

ciao a tutti,Elina

13:04
20 febbraio 2009


stella

Ospite

"Chi scrive racconta sè stesso? e chi legge, legge le emozioni che il poeta ritrae con le parole o legge le emozioni che dalle parole il lettore ricava?"

Anche non volendo qualcosa dell'esperienza dello scrittore esce allo scoperto.

Il lettore, a mio parere, trova quello che in quel particolare momento sta cercando.

Quasi mai le emozioni sono le stesse, perchè ,le vite sono diverse.

La lettura può far riflettere e dare il modo di conoscere meglio le nostre di emozioni.

Mah!!!!!!!!!!!!

17:19
20 febbraio 2009


sandra

Ospite

In questo momento non me ne importa niente della poesia. Sto guardando l'avatar di Stella e SO, SENTO che è proprio lei.

Ecco, questa è una donna STRABELLA! Complimenti!

http://www.erboristeriablackberry.it/shop/images/fiori.png" alt="" width="121" height="133" />

17:32
20 febbraio 2009


Gio

Ospite

Ora "vogliamo" avere anche la TUA di foto…cara Sandra SurprisedWink

ciao ciao

18:18
20 febbraio 2009


stella

Ospite

Saaaaandra………………..mai fidarsi delle fotoWinkCoolCool

Grazie comunque per l'illusione……..sei troppo gentile.

Ha ragione Giò………a quando una tua foto……..fascinosa?

EmbarassedCryCryops……..credo che qualcuno ci sgriderà per aver postato qui……..MMMMMMMi  

18:30
20 febbraio 2009


sandra

Ospite

No che non ci sgridano. Dei complimenti ci stanno sempre bene, 'nframèz!  Smile

Abbiamo lavorato sul mio nuovo avatar. La foto non era male… ma così 'ridotta', pare che ho due baffi da Gengis Kan!

Vabbè, intanto lascio questa.  :-)

21:46
20 febbraio 2009


admin

Amministratore

messaggi3520

Uhè, ragazze! Ma che belle che siete! Laugh

dmk

10:26
21 febbraio 2009


Gio

Ospite

E' veramente un forum…di splendide ragazze Cool…complimenti per le foto Wink

…Sandra non hai perso tempo nel mettere la tua FASCINOSA foto…con un “intrigante” atteggiamentoSurprisedLaughLaughLaugh…questa “nipotina” !!!! LaughLaughLaugh

Ciao a tutte

14:56
21 febbraio 2009


sandra

Ospite

Ah, dovevo farmi desiderare! Embarassed

Scusa, Giò. Non ho mai fatto tesoro dei consigli della mamma.

Ciaoooo

15:21
16 aprile 2009


fernirosso

Ospite

se la lettura fosse unica non esisterebbe che un poeta e sarebbe anche il lettore il poeta stesso. A questo punto quale sarebbe il movente per scrivere e leggere poesia?

Partendo dalla considerazione, personale, che la poesia, come del resto l'arte, sia un luogo, tanti luoghi, la lettura consisterebbe nell'attraversare tali luoghi, nel recepire tali luoghi, nel vederli, guardarli o guadarli, consapevoli che la lettura può avvenire su scale diverse, macro e microscopiche, con tutte le gradazioni intermedie. Intendo dire che, per esempio, se mi trovassi in un prato, la lettura complessiva mi farebbe vedere il prato globalmente, ma poi ne percepirei il profumo o gli odori, i suoni, le presenze, le diverse componenti e potrei anche chiedermi se questo dipende da me, dal fatto che pongo attenzione solo a qualche aspetto e ad altri no e perchè.Mi potrei rimettere a guardare quel prato a distanza di giorni, attraverso il ricordo, oppure attraverso una foto,insomma le modalità sono molte, come lo sono appunto per la poesia.Leggere ha anche il significato di legare, e un testo può farlo nella buona quanto nella cattiva sorte!Può spingere verso una direzione e, attraverso il senso profondo della scrittura,  spedire all'opposto vertice. Dipende da chi raccoglie la visione del luogo e dal dia-logo. ferni

14:07
17 aprile 2009


sandra

Ospite

"Dipende da chi raccoglie la visione del luogoe del dia-logo"

Dipende, appunto. Laugh



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