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UtenteMessaggio

01:38
20 febbraio 2010


lucia

Ospite

17:53
20 febbraio 2010


Elina

Ospite

11:50
22 febbraio 2010


lucia

Ospite

14:19
1 marzo 2010


lucia

Ospite

11:41
10 marzo 2010


lucia

Ospite

Nato a Crotone, in Calabria, Rino Gaetano si trasferisce a Roma, nel Lazio, all'età di dieci anni, per motivi legati al lavoro dei suoi genitori, e nella città capitolina vive per tutto il resto della sua vita, in Via Nomentana Nuova, nel quartiere di Monte Sacro, nei dintorni di piazza Sempione.

Congiuntamente ai suoi studi da Geometra, si avvicina al palcoscenico interessandosi di teatro e solo in seguito tenterà la strada del pop.

Dopo le prime esibizioni al Folkstudio, viene scoperto da Vincenzo Micocci, e il debutto discografico avviene nel 1973: con lo pseudonimo di Kammamuri's, pubblica per la It il 45 giri I Love You Marianna (sul lato B Jaqueline); prodotto da Antonello Venditti, Piero Montanari e Aurelio Rossitto, fonico dello Studio 38, dove venne realizzato il disco (acronimo di RosVeMon, dall'iniziale dei cognomi). I Love You Marianna potrebbe far pensare alla marijuana ma in realtà qui Rino, pur giocando sul doppio senso, si riferisce all'affetto che lo lega alla nonna Marianna, con la quale giocava da bambino. In quegli anni il cantante stringe una particolare amicizia con alcuni dei colleghi sotto contratto con la It di Vincenzo Micocci, alcuni di questi allora ancora poco noti, quali i cantautori Antonello Venditti, Francesco De Gregori, Lucio Dalla, l'attore Marco Messeri.

Nel 1974 pubblica il suo primo album, Ingresso libero, che non ottiene tuttavia particolari riscontri di vendita né di critica, pur mostrando già i segni dello stile estroso, provocatorio e innovativo che avrebbe caratterizzato tutta la sua carriera. Tra i brani presenti ci sono Ad esempio a me piace il sud, canzone già nota perché incisa l'anno precedente da Nicola Di Bari con un testo leggermente diverso, e I tuoi occhi sono pieni di sale.

Il successo arriva l'anno dopo con il 45 giri Ma il cielo è sempre più blu.

Rino Gaetano durante una delle sue esibizioni

Nel 1978 Rino Gaetano partecipa al Festival di Sanremo con la canzone Gianna, piazzandosi al terzo posto, alle spalle dei Matia Bazar e di Anna Oxa. Inizialmente Rino Gaetano non vuole presentarsi al Festival, manifestazione nel cui spirito non si riconosce, ma viene poi in qualche modo convinto dalla sua casa discografica, la It. Decide allora di presentarsi col brano Nuntereggae più perché considera Gianna troppo commerciale e perché, a suo parere, si tratta quasi di una brutta copia di Berta filava. Poi però, poco tempo prima dell'inizio del Festival Rino decide di portare sul palco Gianna, un brano che, grazie anche al trampolino di Sanremo, ottiene un grande successo e rimane per numerose settimane al primo posto nella classifica dei 45 giri più venduti in Italia. Sul lato B di quel disco c'è il brano Visto che mi vuoi lasciare.

Nello stesso anno conduce un programma radiofonico, intitolato Canzone d'Autore, in onda alle 18.00.[1]

Artista estremamente poliedrico, nel 1981 recita nel Pinocchio di Carmelo Bene a Roma nel ruolo della volpe.

La carriera e la vita di Rino Gaetano si interrompono tragicamente il 2 giugno 1981 a soli trent'anni, in un incidente stradale che avviene a Roma, sulla via Nomentana, nei pressi del quartiere Trieste. Già pochi giorni prima della tragedia, Rino era stato coinvolto in un altro incidente automobilistico, dal quale era uscito miracolosamente illeso. La sua auto, una Volvo 343, è completamente distrutta e lui ne acquista subito un'altra uguale.

Il secondo incidente invece si rivela fatale: la vettura, una nuovissima Volvo 343 grigio metallizzato, finisce sulla corsia opposta e si schianta lungo via Nomentana (all'altezza dell'incrocio con via Carlo Fea) contro un camion, un Fiat 650D. Pur prontamente soccorso, in fin di vita, il cantante viene rifiutato da ben cinque ospedali[2][3], una circostanza sorprendentemente simile a quella narrata in uno dei suoi primi testi, La ballata di Renzo[4], eseguita dal cantautore durante le sue prime esibizioni al Folkstudio. Muore per la gravità delle ferite riportate, per giunta a pochi giorni di distanza dalla data fissata per il suo matrimonio. Inizialmente venne sepolto nel piccolo cimitero di Mentana fino al 17 ottobre quando è trasferito al cimitero del Verano, dove la sua salma si trova tuttora.

  « …vedo già la mia salma portata a spalle da gente che bestemmia che ce l'ha con me… »
(da Al Compleanno Della Zia Rosina, 1976 – Rino Gaetano)

Rino Gaetano

A distanza di quasi trenta anni dalla sua morte il nome di Gaetano, nonostante la sua breve parabola, viene ancora annoverato tra i grandi della musica italiana.

Diversi, a questo proposito, sono stati i tributi dedicati attraverso varie forme all'artista di Crotone.

Nel 1993, per l'etichetta EMI, viene pubblicata la raccolta di cover intitolata E cantava le canzoni – La nuova musica italiana ricorda Rino Gaetano, all'interno della quale, tra gli altri, sono presenti gli Afterhours che reinterpretano il brano Mio fratello è figlio unico.

Nel 1994 i Ritmo Tribale inseriscono una cover de Ma il cielo è sempre più blu nel loro album Mantra.

Nel 1995 esce il film Il cielo è sempre più blu, di Antonello Grimaldi, con un nutrito cast di attori italiani, il cui titolo è chiaramente riferito alla canzone, utilizzata anche come colonna sonora.

Nel 1996 gli Articolo 31 inseriscono nell'album Così com'è la canzone Così e cosà, in cui viene campionata Gianna.

Nel 1997 il cantante Leo Verde realizza una cover del brano "Gianna" inclusa nell'album Aria d'amore.

Nel 1999 nasce la prima cover Band ufficiale (lanciata dalla sorella del cantautore, dove prese parte anche il nipote Alessandro) di Rino Gaetano. Attualmente la band ufficiale è la Rino Gaetano Band, oltre al nipote di Rino la band si avvale della presenza del cantante Marco Morandi.

Nel 2001 viene pubblicata la sua prima biografia ufficiale.

Nel 2002 Nascono gli Operai della Fiat 1100 la prima Tribute Band calabrese.

Il 28 gennaio 2003 la famiglia Gaetano mette all'asta l'ukulele del cantautore. È lo strumento originale con cui Rino Gaetano si è esibì al Festival di Sanremo nel 1978 cantando Gianna. Il ricavato poi servirà a finanziare l'ambulatorio pediatrico di Emergency in Sierra Leone.

Nel 2003 esce con successo, il remix dance del dj Molella di Ma il cielo è sempre più blu, presente anche nella raccolta Sotto i cieli di Rino.

Nel 2006 viene prodotto il film di Daniele Luchetti Mio fratello è figlio unico con Elio Germano e Riccardo Scamarcio tratto dal romanzo Il fasciocomunista di Antonio Pennacchi. Viene anche lanciata un'iniziativa per portare la musica e i testi di Rino Gaetano nelle scuole calabresi nella provincia di Crotone.http://www.rockit.it. URL consultato il 28-10-2009. ">http://www.rockit.it. URL consultato il 28-10-2009. " href="http://www.dmksite.net/forum/musica/cantautori/page-2/#cite_note-4">[5]

Nel 2007 si affacciano sulla scena musicale gli 'Emigrà', il primo tributo torinese dedicato sempre a Rino Gaetano.

Nel 2008 il suo amico e collega Toni Malco gli dedica una cover inserita nel suo ultimo album Sensazione scomoda.

Nel 2009 la cantante Giusy Ferreri realizza una cover di Ma il cielo è sempre più blu in suo onore tratta dall'album Fotografie.

Al Festival di Sanremo 2007 Paolo Rossi ha presentato il brano In Italia si sta male (si sta bene anziché no), scritto da Gaetano ma rimasto incompiuto. Nella band di Paolo Rossi suona il nipote di Gaetano, Alessandro.

Nel novembre 2007 è stata trasmessa su Rai Uno una miniserie tv in due puntate sulla vita del cantante intitolata Rino Gaetano – Ma il cielo è sempre più blu, diretta da Marco Turco e interpretata da Claudio Santamaria e Ninetto Davoli, fiction bersaglio di molte critiche, soprattutto da parte della sorella del cantautore, Anna Gaetano, in quanto giudicata poco veritiera, molto romanzata e troppo subordinata alle esigenze televisive.[6] Antonello Venditti, che è stato fino alla morte amico del cantautore, ha dichiarato espressamente che nella mini-serie di Rai Uno è stata ignorata la cocaina: "Nella fiction non si è parlato di cocaina; era molto presente in quegli anni e in quel giro dove Rino finì negli ultimi anni e fu anche responsabile della sua tragica fine. La storia ha ignorato il vero guaio di Rino, la cocaina"http://www.tgcom.mediaset.it/s…..3844.shtml ">http://www.tgcom.mediaset.it/s…..3844.shtml " href="http://www.dmksite.net/forum/musica/cantautori/page-2/#cite_note-6">[7]circostanza che nell'ambiente era nota a tutti.http://www.strill.it/index.php…..;Itemid=97 ">http://www.strill.it/index.php…..;Itemid=97 " href="http://www.dmksite.net/forum/musica/cantautori/page-2/#cite_note-7">[8] La sorella di Rino Gaetano, Anna, non ha gradito il commento, ha replicato che suo fratello è morto soltanto per colpa di un tragico incidente[9] e ha sporto querela. La vicenda è stata subito archiviata perché non c'era nessuna volontà denigratoria da parte del cantautore romano.[10] Inoltre Venditti ha anche ricordato come lui stesso avesse cercato di intervenire per ricondurre l'amico ad un diverso stile di vita e per allontanarlo dal giro di persone in cui era finito. Alla luce di questi elementi è risultata evidente l'assenza di ogni volontà denigratoria.http://www.strill.it/index.php…..;Itemid=97 ">http://www.strill.it/index.php…..;Itemid=97 " href="http://www.dmksite.net/forum/musica/cantautori/page-2/#cite_note-10">[11]

Nel novembre 2004 la Giunta Comunale di Roma, città d'adozione del cantante, gli ha intitolato una via nei pressi della zona Vigne Nuove.

Il 19 luglio 2008 la città di Crotone ha intitolato una piazza in suo onore, con tanto di statua in bronzo che lo raffigura in cilindro, frac e ukulele, come si presentò a Sanremo per cantare Gianna.

11:59
10 marzo 2010


lucia

Ospite

14:51
10 marzo 2010


Rose

Ospite

Lucia, mi sono letta tutta la storia di questo cantante, di cui conoscevo solo il paio di canzoni più famose. Contenta? Wink Non sapevo nemmeno che fosse morto, a dire il vero.



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