daniela manzini kuschnig' s weblog

… e questa luna

deborda i contorni

un foglio cucito adagio

la vedi appesa come quadro

oppure sarà il volto amato

nei fiori sbocciati, di lana

la stanza si espande

oggetti come mine vaganti

in sequenza, di corsa i saluti

l'affanno svanito

in stelle e spighe mietute

Ammicca l' universo

la luna ha messo il rosso sulle guance

danza a ridosso

tra le crepe del giorno

e senza scarpe, in saltelli

luna che

la via illumina a chi non dorme

sempre in cammino

luna del pellegrino – un mantello e una sacca -

luna dell' innamorato – giovinezza e pienezza -

luna, nitida falce

o cerchio perfetto,

volto della notte, essenziale

disegno di carne e di

respiro    sussurro   sorriso   pianto d' eterno

dolcissimo piano infinito

Altrove:

questo è l'altrove. In me e in te

le lune navigano come chiatte da lavoro:

trasmigrano i pensieri dal cielo in questa nostra

piccola terrina dove cerchiamo di sfamarci

non solo di sbranarci.

Lune il dì delle lune

e marte la guerra in corpo

Con un copricapo

mi difendo dalle frecce

schegge di lunatici linguaggi

in guerra sempre tra l'occhio e l'orecchio.

L'una e l'altra allunate meraviglie della bocca.

Parole barche larghe

lenti di ingrandimento dei sogni

perchè questo sono le une e le altre

lune notturne emissarie del desiderio