Ho visto il film ieri sera. Una bella favola, alla fine, dove l'amore trionfa e sono premiati i buoni sentimenti.
Mi ha colpito il fatto che il gioco del Milionario sia proprio identico a come lo fanno in Italia. Persino la musica. Non è la sola trasmissione che viene adottata con lo stesso format in decine e decina di paesi. Ovunque, il miraggio di arricchire è posto davanti a milioni, o meglio, miliardi di spettatori. Certo, per tanti è l'unico modo per riscattarsi da una vita miserevole e ingiusta, come nel caso del protagonista del film.
Io mi sono sentita a disagio, come una marionetta che all'improvviso si accorge dei fili che la muovono. Lo so che sto scoprendo l'acqua calda … non è che non abbia mai pensato a queste cose, anzi! Diciamo che, ancora una volta, ho avuto ragione di chiedermi se il Grande Fratello non sia quello della 'casa', ma quello che impone questi format in tutto il mondo e, insieme alla pubblicità, muove le fila delle aspettazioni e dei desideri, impone mode, crea necessità … uccide le culture locali, in nome di una globalizzazione di pensiero. Preoccupante è dir poco.