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Matrimoni ed altri disastri

UtenteMessaggio

22:11
24 aprile 2010


Manfredi

Ospite

per chi ama la Littizzetto…Smile

La quarantenne Nanà (Margherita Buy) vive a Firenze dove gestisce una piccola libreria insieme all'amica svampita Benedetta (Luciana Littizzetto). Oppressa da una famiglia ultraborghese e delusa da un grande amore finito male, Nanà vive sola con il gatto Marcel e un ospite invadente, uno squinternato filmmaker svedese accampato oramai da mesi nel suo salotto; inoltre dà ripetizioni a Leonardo, intrattabile adolescente moderno, figlio di Benedetta. Da troppo tempo single, Nanà non ha nessuna intenzione di dare una svolta alla propria esistenza. Non vuole arricchirsi affermandosi professionalmente e ha rinunciato a trovare l'uomo della sua vita, pur essendo segretamente innamorata del narcisissimo e avventuroso romanziere Bauer (Mohammad Bakri), che la sfrutta per piccole collaborazioni. Sarà in occasione del matrimonio della giovane sorella Beatrice (Francesca Inaudi), manager impiegata nell'azienda vinicola di famiglia, con il simpatico arrampicatore Alessandro (Fabio Volo), che Nanà dovrà stravolgere le proprie abitudini e distruggere ogni certezza. A partire dall'organizzazione delle nozze, assurdamente affidata alla super-single Nanà allergica ai matrimoni, si dipanerà una serie irresistibile di esilaranti situazioni. Colpi di scena imprevisti e scoperte inaspettate porteranno Nanà ad aprire gli occhi sulla propria condizione e a desiderare di cambiarla.

 

19:04
25 aprile 2010


lucia

Ospite

Io caro Manfredi direi anche per chi ama Fabio Volo per me un grande personaggio, sa prendersi in giro con ironia, ha scritto libri interessanti e bravo anche come attore. a me fa molta compagnia e ridere al mattino a radio DJ

22:25
26 aprile 2010


Manfredi

Ospite

vero, Lucia. ho trovato, però, in giro, recensioni non proprio positive su questo film. lo scrivo per correttezza, considerato che l' ho proposto io. Come questa:

VOLO, BUY E LITTIZZETTO IN CORSA, IN UN FILM DAL BEL TITOLO E NULL'ALTRO. A MENO CHE NON VI PIACCIANO LE BELLE CASE TOSCANE…

Il ragionamento è: se il film, scusa, lo chiamo amore o matrimonio o vita, attraggo lo spettatore medio come se gli dessi una fiction…
Come titolo, Matrimoni e altri disastri (terzo film della regista dopo i stagionali semidrammiAutunno e L'inverno), per la borghese Nina Di Majo è perfetto. Solo il titolo, però…

Tra una Firenze di case da copertina e una magione campagnola iper doc, nel cuore dei disastri ci sono due sorelle diverse: la viziata eno-manager promessa sposa Francesca Inaudi (un po' fuori parte perché stereotipata, o viceversa), e la libraia Margherita Buy in deriva volontaria di zitellismo, dopo fallimenti pochi ma "boni". A parte la differenza di età (però la Buy che diverte e spiazza dà una pista a tutto il cast… mezzo Volo Fabio, compreso), non ci sembra un'idea di base stellare. In tale vortice di quieta nevrosi, scorrono soluzioni strabiche di narrazione della famiglia (Marisa Berenson madre bigama, due mezzi padri, il carattere alieno del rampantuccio Volo, fidanzato anche con l'azienda vinicola), e qualche improbabile personaggio di contorno: perché metterci il bravo Moahammad Bacri, cattedratico francofono fatuo seduttore, e l'ex morettiano Antonio Petrocelli, suo corrispettivo intellettuale lucano dall'amaro alito assassino?

Con ambizioni di giocare a sofisticatezze da commedia dei sentimenti, il film è co-scritto dalla regista. Ma il conoscersi comico-chimico fra i cognati Volo-Buy, sembra un rito di passaggio più che un'ipotesi di bel disastro. Luciana Littizzetto, compagna di libri della Buy, stavolta non strepita né fa la madre, resta sulla fascia, recupera un paio di battute: voto 6 di stima. Nota tecnico ispirativa: tra i produttori, c'è Beppe Caschetto, illuminato agente di Luciana L. e Fabio V. Questo giustifica l'architettura dei Matrimoni, ma non tutto il cotè dei disastri.

http://max.rcs.it

02:09
27 aprile 2010


stella1

Ospite

Questo film non me lo voglio perdere.

Ma a proposito di matrimoni………….perchè non si parla della iattura degli inviti ai matrimoni?

Avete presente quelle belle buste in carta pregiata che una volta ricevevi per posta?

Potevi, allora, far finta che si fossero persi sulle strade del mondo.

Oggi no, c'è la "cattiva abitudine" di consegnarle a mano.

Per cui non puoi sempre declinare l'invito per un possibile decesso della vecchia zia e tuo malgrado sei costretta a far buon viso e ad accettare.

Conseguenze: Spese , per il regalo e per il vestito, noia, prima per il racconto dei preparativi, durante per la lunga cerimonia, per l'interminabile ricevimento, poi per il racconto ancora dei preparativi e poi del fatto.

Poi dopo qualche anno del come è avvenuta la separazione!

Perchè ci si sposa?

10:56
27 aprile 2010


lucia

Ospite

Io penso che ci si sposa perchè si è innamorati. Si pensa di fare un percorso di vita con la persona che si presume sia quella giusta. Io sono sposata da quasi 32 anni, e come tutti ho avuto i mie alti e bassi, ma con la pazienza e la comprensione continuo questo cammino. Ci si sposa forse perchè si crede di fare la cosa giusta della propria vita. Oggi purtroppo non hanno nulla che possa tenere in piedi il matrimonio, quando vedono che la vita a due non è facile mollano tutto. Dico a due perchè conosco coppie che a distanza di un anno è tutto finito.

13:39
27 aprile 2010


admin

Amministratore

messaggi3520

quando vedono che la vita a due non è facile mollano tutto. 

Di coppie che si sgretolano in un "fiat", ne ho viste e ne vedo tante anch' io. Credo che contribuiscano molti fattori, a determinare il fenomeno. Anche se è vero che, pare, la "tenuta" della coppia sia oggi molto fragile, come scrive Lucia. E' come mancasse la voglia, la determinazione a coltivare il rapporto, anche quando le cose si fanno difficili o, semplicemente, poco soddisfacenti. Penso, ma è, ovviamente, solo una mia opinione, che anche questo, sia un segno dei tempi, del voler sempre di più e sempre il meglio, possibilmente subito…

dmk

18:41
27 aprile 2010


Carmen

Ospite

Mi sembra simpatico già dal titolo…e poi, se c'è Luciana Littizzetto ci sarà da "sbudellarsi" dalle risate.

Grazie Manfredi per la recensione!

Per quanto riguarda il discorso sul matrimonio, sono d'accordo con Daniela ed aggiungo: si sono persi i veri valori e il significato dell'amore, che è quel bene profondo che si instaura tra due persone, dopo l'effervescenza della passione.

Si è dimenticato che amore è anche sacrificio e qualche volta rinuncia, è comprensione, e credo che molto dipenda dalla società, dai massmedia e dalla televisione e ad un certo benessere in cui molti giovani si ritrovano, senza il valore della conquista. E penso che la generazione passata, e pure la mia,  abbiano dato troppo ai figli, perché non avevano nulla loro. Non sono d'accordo con quei genitori che fanno crescere i figli sommersi dal superfluo, facendo anche delle rinunce per loro: non servono due telefonini e la macchina appena compiuti i diciott'anni, non serve comprare abbigliamenti firmati o il viaggio in America. I figli devono essere educati alla vita, non all'illusione. Devono essere forgiati con fermezza e con amore, perché sono loro il futuro della nostra società e saranno a loro volta sposi e genitori.

Comunque, sempre a mio modesto avviso, sono le prove della vita che mostrano se una coppia è salda o meno. Se c'è l'amore vero, tutto si può sopportare insieme.  

Carmen



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