daniela manzini kuschnig' s weblog

Dilagava negli anni cinquanta la generazione di gioventù bruciata grazie a James Dean, negli anni ottanta Vasco cantava, una generazione di sconvolti che non ha più santi ne eroi, nel 2009 siamo alla generazione mille euro…

Nella rocambolesca commedia di Massimo Venier i giovani italiani, con tanto talento e pochi soldi in tasca, tornano a essere i protagonisti di una pellicola divertente e tremendamente vera. La storia di Generazione 1000 euro è quella di uno dei tanti Matteo d'Italia, 30enne laureato in matematica, brillante e pieno di idee, ma con meno di 1000 euro in tasca per arrivare a fine mese. Come se non bastasse il precariato, a Matteo ne capitano poi di tutti i colori. In un colpo solo perde la ragazza, la casa, e forse anche il lavoro che gli basta appena per tirare avanti. Ma quanto è faticoso vivere a progetto al giorno d'oggi? 

Ho visto il film la settimana scorsa e l' ho trovato valido: leggermente sopra le righe in alcuni punti, ma, in generale, una commedia senza retorica e con begli spunti ironici – umoristici. Una fotografia smaliziata e critica quanto basta del precariato a 1000 euro al mese (anzi a 940 al mese). Buona la recitazione (c' è anche, fra  non protagonisti, un Paolo Villaggio come anziano professore universitario alla soglia della pensione).