Immagine da http://www.marotochi.it/
Dedicata all’ oggi dove ogni cosa pare – a tratti e di continuo – sprofondare nel vuoto
“La patria di un uomo che può scegliere é là dove arrivano le nubi più vaste”
A. Malraux
André Malraux, scrittore e uomo politico, é autore, fra l’ altro, dei romanzi:
La condition humaine, 1933 (vincitore del Prix Goncourt)
L’ Espoir, 1937
“agito nel cono di coccio
i miei dadi truccati
…
Ti voglio, al di là della sorte.
…
fosse pure barando”.
parla della sua visione del degrado culturale italiano.
“L’Italia in questo momento è un paese di avanguardia, una frontiera dell’osceno dove stanno arrivando a maturazione processi disgregativi e trasformazioni dell’umano che sono la china su cui discenderà tutto l’Occidente…”
“L’Italia ha avuto una mutazione antropologica e sociale negli ultimi 30 anni, da noi l’oscenità si sta manifestando in modo più potente che in altri luoghi. Si è inverata la profezia pasoliniana dell’involgarimento di massa, della spettacolarizzazione, del discorso unico che sostituisce il dialogo… E se da un lato c’è un imbarbarimento del luogo Italia, dall’altro io stesso sono connesso, con ossa, nervi e muscoli, a questo processo di anestesia emotiva e disamore.“…
…“L’Italia per diventare paese deve subire uno shock forte, passare per una fase dura di depauperamento determinata da varie ragioni, dalla crisi climatica alle ondate migratorie provenienti dalle aree più povere…. …Gli italiani, da poveri, probabilmente recupereranno la loro umanità… forse mi sbaglio, ma io vedo solo questa possibilità di cambiamento. Chi spende il 18% del suo stipendio per il telefonino e non se ne rende conto non è più umano…”.
Da Web
Immagine di Liz Micheleto
Si baciarono: erano giovani e innamorati. La sera li avvolgeva in un manto.
Si tennero per mano, per un istante si guardarono negli occhi.
Si tenevano per mano mentre si lanciavano, come volando, nell’ acqua scura che li accolse nel suo abbraccio e nessuno li rivide, mai più.
Tutti si chiesero: “Perché?“. Nessuno trovò la risposta.
“Il loro amore era troppo grande per il mondo in cui sono nati, forse la loro giovinezza era troppo fresca per la terra dove é fiorita. Erano giovani, innamorati, inermi: i figli dovrebbero essere partoriti con una corazza d’ acciaio, ai nostri giorni, a rivestire il cuore intessuto di fili d’ erba ghiacciata dai geli di un troppo lungo inverno.“ disse il nonno di lei, che aveva ottant’ anni ed era poeta. E anche un po’ matto.
Da 50 Racconti brevi brevi, Ellin Selae, 1998
azzurri ad angolo
acuto
cielo infranto fra le case
negli spazi per la fantasia
apoteosi di una solitudine
ipertecnologica
in lontananza
(invisibile)
un campo nomade abusivo
cuori b(a)raccati
Rose Bazzoli