Archive for the 'poesie' Category

Wislawa Szymborska

febbraio 2nd, 2012 by admin

E’ morta ieri sera a Cracovia, all’eta’ di 88 anni, la poetessa e filologa polacca Wislawa Szymborska, premio Nobel per la letteratura nel 1996 ”per la capacita’ poetica che con ironica precisione permette al contesto storico e ambientale di venire alla luce in frammenti di umana realta”. Era nata nel 1923 a Kornik, cittadina vicino a Poznan. Con Czeslaw Milosz, anche lui premio Nobel, e Zbigniew Herbert, Szymborska faceva parte della triade dei grandi poeti contemporanei polacchi.

Scrivere un curriculum

 

Che cos’e’ necessario?
E’ necessario scrivere una domanda,
e alla domanda allegare il curriculum.
A prescindere da quanto si e’ vissuto
e’ bene che il curriculum sia breve.
E’ d’obbligo concisione e selezione dei fatti.
Cambiare paesaggi in indirizzi
e malcerti ricordi in date fisse.
Di tutti gli amori basta quello coniugale,
e dei bambini solo quelli nati.
Conta di piu’ chi ti conosce di chi conosci tu.
I viaggi solo se all’estero.
L’appartenenza a un che, ma senza perche’.
Onorificenze senza motivazione.
Scrivi come se non parlassi mai con te stesso
e ti evitassi.
Sorvola su cani, gatti e uccelli,
cianfrusaglie del passato, amici e sogni.
Meglio il prezzo che il valore
e il titolo che il contenuto.
Meglio il numero di scarpa, che non dove va
colui per cui ti scambiano.
Aggiungi una foto con l’orecchio in vista.
E’ la sua forma che conta, non cio’ che sente.
Cosa si sente?
Il fragore delle macchine che tritano la carta.

(da “Vista con granello di sabbia”)

 

27 gennaio

gennaio 23rd, 2012 by admin

Berlino, Il memoriale della Shoah

Fuga di morte di Paul Celan

Nero  latte dell’alba lo beviamo la sera
lo beviamo a mezzogiorno e al mattino lo beviamo la notte beviamo e beviamo
scaviamo una tomba nell’aria là non si giace stretti
Nella casa abita un uomo che gioca con i serpenti che scrive
che scrive all’imbrunire in Germania i tuoi capelli d’oro Margarete
lo scrive ed esce dinanzi a casa e brillano le stelle e fischia ai suoi mastini
fischia ai suoi ebrei fa scavare una tomba nella terra
ci comanda ora suonate alla danza.
[…] Lui grida vangate più a fondo il terreno voi e voi cantate e suonate
impugna il ferro alla cintura lo brandisce i suoi occhi sono azzurri
spingete più a fondo le vanghe voi e voi continuate a suonare alla danza
[…] lui grida suonate più cupo i violini e salirete come fumo nell’aria
e avrete una tomba nelle nubi là non si giace stretti
[…] nella casa abita un uomo i tuoi capelli d’oro Margarete
aizza i suoi mastini contro di noi ci regala una tomba nell’aria […]

… di nuovo, Natale…

dicembre 23rd, 2011 by admin

Immagine di Enzo Bellini

il palmo alzato, un attimo di assoluto silenzio

raccolto nello sguardo

immensi orizzonti a perdersi in saecula saeculorum

rosse gocce sgranate come perle segnano il cammino

 

brevi parole e il gesto

il destino accettato

in orgoglio d’ umiltà

 

il Bimbo fu, granello di senape nel grembo

il Bimbo fu nella capanna di Betlemme.

 

Nel Natale in corsa fra comete sparse e candele ammiccanti

alla luce accecante dei sogni appesi ai rami degli alberi made in China

degli spot  che spacciano per necessario il superfluo risibile

 

il bimbo nacque    nasce   e    rinasce

nella stalla

nel tugurio

nel fango

nella carestia

nella guerra

 

Gloria in excelsis Deo

Pax in terra hominibus

bonae voluntatis

 

Bonae voluntatis.

Magia del Natale

in

due

parole.

 

Antonello da Messina, Annunciazione

Annuncio

mani leggere a tessere

fili in trame

di pensieri

aerei

 

Passo senz’ orma

al pozzo

l’ acqua canta nell’ ombra

in fragranza di palma.

 

S’ addensa la sera giovane

del mondo

richiami in voci soffici

dal passato.

 

E’ già futuro.

 

Sfogli la pagina del tempo

in un cenno

in un sospiro

una risposta

in occhi sorpresi

labbra che si schiudono

al mistero.

fra lune sperse e mille clessidre

novembre 21st, 2011 by admin

Immagine di Brooke Shaden

 

raccolgo in vuoti di concavi spazi

pensieri – dubbi in  navigazione di lune sperse

sparse parole filano sabbia           cenere calda risorge

giorni – tempo filtrato in mille clessidre

luce riflessa su cristalli —– l’ eco rifrange il suono di mille

vagiti                 si nasce e si rinasce sotto questo sole che

smuore pian piano

piano trasmigrando  all’ orizzonte dell’ oltre - altrove da qui -

raccolgo nella pozza delle mani la luce lanterna e

fonte

sommersa che lenta riaffiora:

la mia radice beve.

Alla deriva

ottobre 20th, 2011 by admin

Fotografia di George Hoyningen Huene

l’  altrove è una linea spessa tesa di corde attorcigliate

nebbiosa soglia     approdo di significati

indecifrabili

- le stelle appena (sog)nate -

parola di terra fonda fremente di  radici vive

speranza svaporata in

giochi di parole   sensi diluiti in mari senza sale

lungo il filo della follia che sanguina  la carne e

crolla ogni difesa

l’ altrove è il punto minimo

su cui fermarsi in equilibrio sulla punta del piede.

Senza ritorno

il grido va alla deriva

- senza confine é l’ oceano della vita -

alla deriva verso sponde di miracoli

altrove senza sapere dove

altrove senza ritorno al mondo stretto

delle cose

senza futuro.

Parole

settembre 8th, 2011 by admin

Sono carta fittamente

scritta

lettera spedita

ancorata alle mani

distanze di pensieri inseguiti

ricongiunti all’ occhio

muto

per dire ancora e ancora

 

di nuovo

parole dire.

Chiedo per me

luglio 18th, 2011 by admin

a ciò che resta del mio tempo

per me chiedo

un posto ai piedi dell’ abete

nell’ ombra breve dell’ estate

- farmi resina del tronco     corteccia ruvida

linfa linea della vita -

per me chiedo aria aperta in

sentore di selvatico

il gusto dell’ erba sotto le dita           il silenzio della terra dentro l’ occhio

per me chiedo di

(af)fondare i piedi nel morbido del muschio

ancorarmi profondamente

io abete  resina erba  terra

il mio sangue è un fiume verdeggiante.

Come questo mio ruscello fra sponde strette

limpido freschissimo chiacchiericcio

di sasso in sasso scrosciante a valle.

Oltre

luglio 1st, 2011 by admin


Trasmutando aereo

l’ occhio è rivolto all’ oltre

 

fioritura di farfalle

in un unico gesto

 

un’ unica mano

basta a far luce alle dita

 

al graffio quotidiano che

essenze concilia mutilate

 

Mi pongo sul palmo della mano.

Custode

giugno 14th, 2011 by admin

custode

della casa

delle cose di ieri

del castello

dei sogni di domani

 

sei nido di uccelli

 

ti depositano uova nel cuore

ti crescono canti all’ orecchio

ti muoiono lacrime

dentro

 

in una cova

infinita.

Flash

maggio 22nd, 2011 by admin

Immagine da: http://www.gamescreenie.com

Mi sfugge
il lineamento del domani:
ci sono però – pulsanti -
i volti dell’ ieri
che pare
un oggi – fuggito via in corsa -
un ragazzo sui pattini
sciabolando sul marciapiede.