Airone
Duy Huynh, Rebirth
passo passo avanzi
sul filo
del finito incompiuto
dello stare e restare sempre
al palo,
vietato lo scatto
proibito il volo,
negata l’ essenza della parola
non ancora trovata, mai nata
eppure presente nelle crepe del muro,
i fossi ridono fra steli rinsecchiti e
cartacce mischiate a sogni abortiti,
solo resta l’ andare a passi lenti
e uguali
sbiadite occhiate
e fradici sorrisi
mentre sul lago l’ airone vola
e l’ ombra si perde, arresa.
Ciao Daniela, non è una immagine di Folon quella ma di Duy Huynh.bacio e grazie per il bellissimo testo.
lug 1st, 2009 at 18:29
è una valigia particolare quella che contiene “sbiadite occhiate
e fradici sorrisi”
la portano certe creature “sospese”
capita che a volte il bagaglio si apra e improvvisi escano voli, a disperdersi
grazie Daniela,un testo davvero bello
Elina
lug 1st, 2009 at 18:55
OOOPS, Ferni! Grazie per la rettifica!
E grazie sia a te che a Elina per la lettura.
dmk
lug 1st, 2009 at 20:41
Ciao, Daniela. E’ un piacere per me, dopo tanto tempo, tornare a respirare aria della tua poesia.
Paolo
lug 6th, 2009 at 07:57
e per me è un piacere sentirti, qui, Pasec! grazie per la visita!
lug 6th, 2009 at 09:42
Belle immagini Daniela.
…fossi ridono fra steli rinsecchiti e
cartacce mischiate a sogni abortiti…..
senso di desolazione,come solo un bordo stradale lasciato all’incuria ti può trasmettere.
ciaaaaaaaaaaooooooooooooooo
stella
lug 7th, 2009 at 07:47
Ciao, Stella! grazie per la lettura!
lug 7th, 2009 at 12:59