Il bambino che sognava la fine del mondo
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E’ uscito il 18 marzo, “Il bambino che sognava la fine del mondo” il nuovo romanzo di Antonio Scurati, uno dei più quotati tra i narratori contemporanei che, in questo suo nuovo romanzo muove una forte critica al mondo dell’informazione, al mondo dei media assetati di notizie, di scoop e di paura.
Antonio Scurati il mondo dei media lo conosce molto bene, professore e ricercatore all’università di Bergamo, insegna proprio “Teorie e tecniche del linguaggio televisivo”, non è dunque un caso che abbia scelto proprio la televisione come fulcro della sua narrazione e come obiettivo del suo attacco. Perché a quanto pare dalle voci che circolano, quest’ultimo libro dell’autore napoletano sembra proprio essere un attacco, duro e diretto, una vera e propria denuncia del sistema mediatico che si nutre di paure e angosce cavalcando il nostro terrore.
Potenzialmente dunque un libro da leggere e da meditare, in ogni caso, sembra, un’occasione per riflettere su tutto ciò che ci viene quotidianamente sparato nel cervello, notizie che ormai di vero hanno solo qualche immagine (non tutte perchè la maggior parte sono di repertorio), notizie completamente stravolte da quella retorica dei buoni sentimenti che dovrebbe disgustarci, ma che evidentemente non siamo più in grado neppure di percepire, notizie che mirano a terrorizzarci, a chiuderci in casa, ad odiare qualsiasi cosa che non riconosciamo familiare, notizie che prima o poi, si spera, ci stancheremo di stare a sentire.
Da: http://www.booksblog.it
La Giuria del Premio Strega 2009, 63° edizione, ha assegnato a Il bambino che sognava la fine del mondo 118 punti, ponendolo così al secondo posto, immediatamente dopo il romanzo di Tiziano Scarpa, Stabat Mater (119 punti).