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TEATRO VALDOCA – M. GUALTIERI E C.RONCONI

UtenteMessaggio

16:17
6 gennaio 2010


fernirosso

Ospite

Mariangela Gualtieri parole, Cesare Ronconi regia e luci.

Teatro Valdoca Paesaggio con fratello rotto Canto di ferro A chi esita

Ragazza uccello  di M.Gualtieri

Amore mio, è difficile da questo fondo, da questo finale, dire come mi manchi, come immenso tu sei nel mancare, adesso che mi sono persa tra masse dure, fra cinghie di buio pesto, senza divinità, senza la tua mano che tutto sorregge.  Tu mi credi più forte, mi pensi in oro e argento, ma guarda l'orma che lascio, come di cagna, di passero stanco, di bruco, di mosca. Non senti come mi spengo se non mi ami? Mi secco come una pianta. Amami ancora un poco, con cura, con tempo, con attesa. Amami come amano i forti spiriti, senza pretesa, con fuoco generoso, con festa, senza ragionamento. E scusa, scusa, questo mio domandare ciò che si deve dare, questo avere bisogno, scusalo. Non è degno del patto che lega la rondine al suo volo, la rosa al suo profumo, il vino al suo colore, il tuo cuore al mio.

Questa invece è un'altra angolazione:direi che è l'occhio che si fa cuneo dentro la passione e lì cede alla liquidità il cristallino della prospettiva con cui inquadriamo il mondo.

quando vidi la prima di Paesaggio con fratello rotto dissi a Cesare che non aveva diritto di portare in scena questa crudeltà tremenda e di incastrarla tra le vertebre dei giovani, poiché i disastri di cui parla lo spettacolo non sono dei giovani, anzi sono anch'essi gli animali rotti.

Così ne parla Mariangela Gualtieri a cui appartengono tutti i testi portati in scena dal Tetaro Valdoca.

Teatro Valdoca

Paesaggio con fratello rotto – trilogia
Mariangela Gualtieri e Cesare Ronconi
un dvd e un libro di 140 pagine
euro 16,00
 
In quest'opera c'è il ritratto, l'istantanea, di qualcosa di attuale e invisibile.
C'è un dolore che sembra riguardare soprattutto l'occidente: la spaccatura micidiale fra noi e l'anima del mondo, quell'energia intuita e sempre tradita, che ci tiene vivi.
Questa “anima del mondo”, questo pezzo di brace cosmica che brucia nella terra e in ognuno di noi, è ciò che viene fotografato in questa opera. È anche fotografata la distanza fra ciò che sentiamo e il modo in cui viviamo, fra il nostro dentro e il nostro fuori, per dirla semplicemente.
“Come siamo andati lontano da ciò che ci tiene in vita!” grida la filosofia. Qui appunto si fotografa quella lontananza.
Non abbiamo smesso di credere nella forza della poesia, di pensare a uno spettacolo anche come atto di resistenza contro la Signoria Attuale. Che cosa sia questa Signoria Attuale in parte tutti lo sappiamo e in parte non lo sapremo mai: una forza, comunque, che tenta di fare di noi un ovile muto, di deprimere la nostra vivezza, di metterci sulla schiena pesi schiaccianti. Ci guardiamo intorno e scorgiamo ovunque segni invasivi di questa forza indebolente. Pochi chilometri più in là la vediamo all'opera coi suoi morti ammazzati e bombardati. Ecco, ci muove una voglia d'esortazione, una paura, una pietà. Soprattutto la voglia di tenerci ben desti, di pronunciare parole troppo taciute, di cantare e ballare con la potenza disarmata dei bambini. Mariangela Gualtieri

17:20
6 gennaio 2010


admin

Amministratore

messaggi3520

14 settembre 2008
Associazione Site Transitoire
presso Complesso Museale Santa Maria della Scala, Siena
Presentazione del libro e proiezione del film Paesaggio con fratello rotto
con Donatella Pollini, Cesare Ronconi, Jean-Paul Philippe e Alessandra Rey
per TEATRO VALDOCA 


Paesaggio con fratello rotto ci è caro come pochi altri nostri spettacoli. E' nato dopo due anni di scuola europea, è sostenuto da dieci giovani interpreti che in gran parte sono cresciuti con noi, fonde potenziandoli i due cosmi di cui Cesare Ronconi ed io siamo gli strani e irriducibili testimoni, condensa e chiude una fase del nostro lavoro e della nostra vita. E lo fa in un modo che ci vede entusiasti. Entusiasta, grato e commosso è stato anche il pubblico che ha riempito i pochi teatri italiani in cui è stato rappresentato. La pavidità, la decrepitezza e l'indifferenza del circuito teatrale attuale, hanno decretato una morte precoce per questa trilogia che non girerà più, anche se, oltre al pubblico, c'è stato pieno sostegno anche da parte della critica. E' doloroso sospendere quest'opera che ha in sé una forza dinamitarda, una ebbrezza ed una libertà rare, che è stata così salutare per gli spettatori, e , lo crediamo, per il segreto tenersi vivo del teatro e dell'arte.Da tutto questo è nata in noi la volontà e l'energia di diffondere questo Paesaggio in altra forma, pur nella salvaguardia della forza delle sue immagini e del suo grido. Abbiamo così realizzato un film in DVD, il più vicino possibile alla versione teatrale ed un libro che lo accompagna in cui sono raccolti i testi in tre lingue e alcuni brevi pensieri di testimoni che abbiamo sentito vicini. (M.G)

dmk

18:12
6 gennaio 2010


sandra

Ospite

GULP! cos'è successo? siamo stata invase dal teatro? Smile

Come ho già detto, il teatro è una delle tantissime cose di cui so pochiiiissimo. Cry

Il video di quest'opera è impressionante. Credo che assistere all'intero spettacolo debba essere un'esperienza non da poco Surprised Riguardo al dolore che riguarda soprattutto l'occidente… non saprei. Se pensiamo a come l'oriente stia scopiazzando da noi, con la sola mira di raggiungere i nostri standard di vita… c'è poco da stare allegri.

Povera umanità!  Yell

21:10
6 gennaio 2010


Rose

Ospite

Trovo le immagini del filmato altamente drammatiche. Un plauso anche a truccatori e costumiste. (Anni fa ho fatto la costumista in un paio di lavori 'teatrali' – ma forse è una parola grossa – e da allora, guardo sempre con interesse questo aspetto ).

21:21
6 gennaio 2010


sandra

Ospite

Una donna dai mille volti. C'è qualcosa che tu non abbia fatto nella vita, zia Rose? Surprised Sai anche cucire, dunque?

21:26
6 gennaio 2010


Rose

Ospite

Naaaah! Io dirigevo i lavori e progettavo i costumi. E' molto interessante. Bisogna accertarsi che nell'epoca desiderata esistano certi materiali o certi particolari che noi diamo per scontati come … le fibbie, per esempio. Smile Vabbèh, scusate l'intromissione personale. Embarassed



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