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Boni ovi a duti! / Buona Pasqua! Cun pinsier de respét par dute le crïature.

UtenteMessaggio

15:25
3 aprile 2010


fernirosso

Ospite

Ivan Crico, ha trascritto questo pezzo e mi ha invitato a leggerlo. Lo condivido con voi come un AUGURIO . Un abbraccio a tutti voi che da un po' non sento.ferni

PETAROS E SINZILE

De muleti se 'ndava senpre a uselar ma al petaros se lo respetava, parchè i diseva che co i véa mitù in crose al Signor, un uselet – che 'l ghe véa fat giól – al xe 'ndà par gavarghe i spini che 'l véa 'npiantadi in testa e 'l se ga macià cu'l sangue de Gesù. De quela volta la giarnàzia de quei useleti, cunsideradi sacri, la xe nassuda cu'l pet ros e, in recordo de quel at de cunpassión, nissun al olsa farghe malagràzie.
Anca le sinzìle se ghe portava respet e nissun al se varìe mai parmitù de butar zò le só cóe; le iera 'na binidizión pa'la casa. Portava ben vér le cóe ta le stale, voleva dir che iera un lógo san e po, bogna anca 'npensarse de quanti mussati che le magnava. Me pare, 'na volta, al ga ciapà 'na sinzìla e al ghe ga ligà un curdunzin ros ta la zatina. Bon, l’ano drìo la iera tornada; la vémo cugnussuda parvìa del curdunzin. Anca se le cragnosisse 'l mur no se ga mai de butar zò le cóe!

PETTIROSSI E RONDINI

Da ragazzi, quando si andava ad uccellare, non si toccava il pettirosso; lo si rispettava perché dicevano che, quando avevano messo in croce il Signore, un uccellino, impietosito, aveva tentato di togliergli le spine conficcate in testa e si era macchiato il petto con il sangue di Gesù. Da allora i figli generati da quell’uccellino, considerati sacri, nacquero con il petto rosso e, ricordando quell’atto di misericordia, tutt’oggi nessuno osa far loro del male.
Anche le rondini si rispettavano e nessuno si permetteva di buttar giù i loro nidi; erano una benedizione della casa. I nidi nelle stalle stavano a dimostrare che il luogo era sano; poi si deve tener presente quante zanzare si mangiavano. Mio padre, una volta, riuscì a catturare una rondine e le legò un cordoncino rosso ad una zampina. L’anno seguente tornò! La riconoscemmo per quel cordoncino. Anche se le rondini sporcano non si devono distruggere i nidi!

(Antiche storie bisiache dal libro di miti, fiabe e leggende, a cura di Adriana Miceu, "Friul Gurizan, Bisiacaria, Goriska", Istituto di Ricerca Achille Tellini, 2009)

.

Ivan Crico, "Pettirosso sulla laguna", tecnica mista su tavola, 2000.

21:57
3 aprile 2010


admin

Amministratore

messaggi3520

Grazie, Ferni. Ricambio di tutto cuore l' Augurio e ti ringrazio per aver condiviso con noi la trascrizione di Ivan Crico. Conoscevo la leggenda del pettirosso… era rimasta nascosta nelle pieghe della memoria infantile e mi hai permesso di ritrovarla. Anche di questo ringrazio.Smile

dmk

23:30
3 aprile 2010


lucia

Ospite

Salve Ferni la leggenda sul pettirosso la sapevo. sono d'accordo sui nidi delle rondini

non si toccano.

13:58
4 aprile 2010


elisa sala

Ospite

Admin, chiedo aiuto!

Non è vero che il pettirosso non è cacciabile, specialmente nella zona del bresciano. Quei maledetti mettono delle trappole che spezzano le zanpe ai pettirossi che muoiono fra i tormenti.

Io soffro quando leggo del buonismo. Il pettirosso, ambito boccone, pesa 20 grammi piume comprese.

Io amo le leggende, ma diciamo anche la verità.Yell

17:28
4 aprile 2010


fernirosso

Ospite

da queste parti non si toccava, almeno fino a che ho avuto memoria. Oggi non si porta rispetto più a nulla, si buttano i neonati dalla finestra o nel cassonetto…é un mondo a cui non riesco ad appartenere. f

17:41
4 aprile 2010


elisa sala

Ospite

Pettirosso

Perché un pettirosso? Perché oltre l'80% delle vittime del bracconaggio è costituito proprio da questi piccoli uccelli migratori che, a causa del disinvolto atteggiamento nei riguardi degli uomini, finiscono per essere ignare vittime di archetti, reti, trappole a scatto e quant'altro venga usato per ucciderli e mangiarli, come accade nelle valli bresciane con la 'polenta e osei'.
Le forme di cattura illegali sono una grossa piaga tutt'ora persistente nel nostro paese. Piaga che la Lega per l'Abolizione della Caccia, in collaborazione con altre associazioni sensibili al problema, contrasta da oltre dieci anni con un lungo, faticoso e paziente lavoro di raccolta e distruzione delle trappole e con la segnalazione di bracconieri alle autorità di polizia preposte.

17:44
4 aprile 2010


admin

Amministratore

messaggi3520

A me, Elisa, risulta che faccia parte della fauna protetta.

Puoi vedere anche tu: http://digilander.libero.it/cacciaetiro/fauna_protetta.htm

Che poi ci siano dei disgraziati che se ne infischino alla grande e facciano come gli pare, non credo ci possano essere dubbi.Yell

dmk

17:45
4 aprile 2010


admin

Amministratore

messaggi3520

Infatti:

Valle che vai, bracconiere che trovi. Impegnati nel dissequestro di un'arma a un cacciatore che era stato denunciato, le Guardie si sono trovate davanti la solita fauna protetta, viva e morta. …

http://www.tutelafauna.it/News…..onaggio.kl

dmk

18:21
4 aprile 2010


fernirosso

Ospite

Davanti alle finestre della veranda vengono sempre tre ospiti fissi:

un merlo, che chiamo Merlino

un pettirosso, a cui dico sempre che è bellissimo

un passero, che chiamo Caterina, non so perché ma mi pare sia femmina

Vengono a prendersi le briciole di pane, i pezzetti di mela, ogni tanto un pugno di orzo o di riso.

Ogni mattina c'è questo rito della visita sul balcone, mi ritengo fortunata.

Poi giù, in giardino, ci sono tutti gli altri, comprese quattro tortore che hanno fatto casa nel lato del giardino a est, dove ci sono un gruppo di grandi abeti, un albicocco e un nespolo meravigliosi. Loro cantano e io mi godo i loro concerti.

MA UN TEMPO, I CONTADINI CHE PATIVANO LA FAME, CATTURAVANO gli uccelli, questo lo so,ma liberavano pettirossi e rondini, anche se la fame penso li accecasse.Oggi non c'è quella fame, c'è la cattiveria di catturarli, per togliersi uno sfizio.



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