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Ndjock Ngana: Vivere una sola vita

UtenteMessaggio

21:50
25 marzo 2009


admin

Amministratore

messaggi3520

Me l' ha mandata il mio amico Manfredi, non so se vi piacerà, ma la voglio comunque condividere con voiSmile

Vivere una sola vita 
in una sola città, 
in un solo paese, 
in un solo universo, 
vivere in un solo mondo 
è prigione. 
Conoscere una sola lingua 
un solo lavoro 
un solo costume 
una sola civiltà 
conoscere una sola logica 
è prigione. 

Ndjock Ngana 

dmk

22:16
25 marzo 2009


Rose

Ospite

Mi verrebbe di dare ragione a Manfredi, perchè so come lo studio di lingue e culture diverse sia affascinante e davvero arricchisca la vita … poi penso a persone come la piccola Emily Dickinson che non uscì mai dalla stretta cerchia familiare e dal suo giardino, eppure scrisse  e descrisse un universo poetico … Chissà … dev'essere anche questione di sensibilità e doni individuali.

Comunque, vorrei ringraziare Manfredi e il sig. Ngana per dei versi che fanno riflettere. Certamente, “conoscere una sola logica è prigione”. Kiss

22:58
25 marzo 2009


franco

Ospite

un grazie a Manfredi e a te Daniela, per questo spunto di riflessione, suggerito dai bei versi di Ngana.

Molto bello e calzante l'esempio di Emily Dichinson, suggerito da Rose.

E' un dilemma “aperto” che mi richiama alla mente l'immagine di due opposti strumenti di indagine: telescopio e microscopio.

Dall'immensità del cosmo, all'immensità del microcosmo.

Condivido la riflessione di Rose sulla sensibilità e sui doni individuali, è la capacità di “vedere” e di intuire realtà e nessi, che determina la qualità della nostra esplorazione di ciò che ci circonda, nell'angusto come nell esteso.

C'è chi torna dal giro del mondo e non è cambiato in nulla, e chi evolve, si mette in discussione e cresce, in virtù di un solo incontro, al confine del proprio minuscolo giardino.

f

14:07
26 marzo 2009


admin

Amministratore

messaggi3520

Tutto vero quello che avete scritto.

A proposito di Emily Dickinsons, mi vengono alla mente alcune riflessioni:

- Emily Dickinsons era Emily DickinsonsLaugh, il che è adire che potrebbe essere l' eccezione che conferma la regola

- nel XIX secolo la globalizzazione era solo un' idea futuribile

- Emily Dickinsons, anche se non si mosse mai dalla sua stanza, dai confini del suo giardino, era in continuo, costante contatto epistolare con le più belle menti del suo tempo: non poco, direi, quanto a "scambi" intellettuali.

Bellezza nera di Ndjock Ngana (Poeta camerunense che vive a Roma, autore della raccolta di poesie Nhindo nero.)

Amo il tuo sguardo di fiera
E la tua bocca dal gusto di mango
Rama Kam
Il tuo corpo è pepe nero
Che attizza il desiderio
Rama Kam
Al tuo passaggio
La pantera è gelosa
Del caldo ritmo del tuo fianco
Rama Kam
Quando danzi nel chiaror delle notti
Il tam-tam
Rama Kam
Ansima sotto l'uragano Dyunung del griot
E quando ami
Quando ami Rama Kam
E' il tornado che s'abbatte
E tuona
E colmo mi lascia del respiro di te
Rama Kam.

dmk



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