Forum

 
Questo forum é per il momento chiuso – l'accesso é di sola lettura
Devi avere effettuato il login per poter inviare un messaggio
Cerca nei forum:


 






Utilizzo wildcard:
*    corrisponde ogni numero di caratteri
%    corrisponde esattamente un solo carattere

Antonello da Messina

UtenteMessaggio

08:22
9 giugno 2009


Rose

Ospite

Antonello da Messina diede il via ad un grande rinnovamento artistico nel meridione d'Italia, riuscendo a combinare le tecniche prospettiche, conosciute attraverso le opere di Piero della Francesca, con la cura meticolosa dei particolari, tipici della pittura fiamminga.

Poichè ne abbiamo già accennato altrove, desidero riprendere il discorso di Antonello ritrattista. Le sue opere, infatti furono molto innovative. I soggetti sono rappresentati non più di profilo, ma di tre quarti e questo, assieme allo sguardo, rivolto verso chi guarda, conferisce ai personaggi espressioni interessanti e spesso enigmatiche.

Antonello annulla lo sfondo che diventa buio ed illumina il viso, creando un forte contrasto che evidenzia la personalità.

Questa Vergine Annunciata  riassume, nella sua essenziale semplicità, la grandezza dell'artista. Interessanti, gli elementi prospettici del leggio e soprattutto della mano, protesa a misurare lo spazio, ma nel medesimo tempo, quasi gesto imperioso che impedisce di avvicinarsi.

In questo Ritratto d'uomo  (forse un auto ritratto) è notevole la cura dei dettagli. Per esempio, si nota il segno della rasatura. Lo sguardo cattura il nostro in una sorta di dialogo che annulla il tempo … questa la mia impressione. Surprised

09:33
9 giugno 2009


franco

Ospite

"…Antonello annulla lo sfondo che diventa buio ed illumina il viso, creando un forte contrasto che evidenzia la personalità…"

f

14:02
9 giugno 2009


admin

Amministratore

messaggi3520

l' Annunciata di Monaco, altra Vergine di Antonello da Messina, precedente a quella di Palermo postata in precedenza

la Vergine col suo carico di stupore, gioia e stordimento. Lo spettatore si trova così, testimone diretto dell'evento, non più fuori dalla scena, ma dentro. Questo anche se qui manca ancora la carica di forza espressiva che è invece tipica dell' Annunciata di Palermo postata da Rose.

dmk

16:44
9 giugno 2009


Rose

Ospite

Che espressività! Chissà se le sceglieva dal popolo queste fanciulle che facevano da modelle. Notevoli il ritrarsi pudico in quest'ultimo ritratto e l'intensa dignità nel primo.

A proposito dell'influenza fiamminga su Antonello da Messina, dalla riproduzione di “San Gerolamo nello studio”, riportata da Wikipedia, zummando sull'immagine, si possono vedere particolari incredibili.

(metto anche il link, perchè è lì che si può ingrandire) http://upload.wikimedia.org/wi…..na_012.jpg

Se pensiamo che il quadro è 46X36,5 cm c'è davvero di che restare stupiti dall'indagine microscpica che l'artista sembra fare: dall'attento studio degli uccelli in primo piano, alle mattonelle (ma non andavano di moda ancora negli anni '70?); mi sembra che siano pantofole, quelle abbandonate alla base dello scaletto e poi i vasi (un bosso bonsai, quello di destra?), il gatto.

Provate a zummare sui libri, disposti tutti in vario modo sugli scaffali. Sbaglio o c'è anche un foglio in caduta a mezz'aria? E poi il santo, di cui vediamo benissimo l'espressione intenta alla lettura e il panneggio molto ricco della veste, il cappello da cardinale sulla panca a destra e sullo scaffale in alto, uno di quei vasetti di … San Marino che facevano già in serie a quel tempo!

Facezie a parte, non è straordinaria la cura certosina con cui l'artista rappresenta tutti quei dettagli in così poco spazio? Lo studio inoltre è una specie di macchina teatrale all'interno di un ambiente che sembra quasi una cattedrale, con volte ogivali e bifore. A destra, una serie di archi e volte, sostenute da esili colonne, danno una grande profondità prospettica.

Notate la cura del paesaggio, al di là delle finestre e gli uccelli in controluce, oltre le bifore. Come dice l'Argan: “è un continuo intersecarsi di minuterie fiamminghe e spazialità prospettica italiana”.

19:54
9 giugno 2009


fernirosso

Ospite

Antonello è della metà del quattrocento ed è il suo viaggio a Venezia ad aprire la sua mente e a modificare enormemente la sua espressività. Cambia radicalmente la sua visione della vita, la relazione tra le cose o le figure e l'intorno, si spegne il dietro, trasfigurabile in prima o passato, il retroterra di quella persona,per farsi tutto vivo nel presente,ma un presente fatto di intima profondità in cui la visione diretta non può superare la barriera del corpo pur in primo, primissimo piano. Tutto è detto, ma tutto è silente ed evade la parola. Si percepisce ma non è dicibile se non correndo il rischio di errare e dunque mettendo al buio anche chi legge. Siamo noi quella figura, è il nostro specchio, senza riflessi della superficie,senza bagliori che distraggano,siamo dentro, immersi nello stesso buio, nessuno può trarsi a parte. La bellezza resta avvolta,velata pur se dichiarata palesemente. La prospettiva non aiuta e non trae in inganno, non è la scena a dire, ma quel filo diretto che nel buio chiama la parte più profonda di chi guarda. Giovanni Bellini è il maestro, da lui e dai fiamminghi apprende la tecnica della rappresentazione di tre quarti, la stessa che si usa per i ritratti fotografici, in cui la parte destra e quella sinistra,non eguali sono poste a contatto, si dicono attraverso l'immersione di cui si parlava, nella profondità dell'essere anche se pone un diaframma tra chi è ritratto e l'osservatore che lo vede, un parapetto che segna la separazione effimera, tutta geo-metrica di una volontà che resta superata dalla capacità di raggiungere l'altro con uno sguardo acuto, penetrante. Anzi è il quadro che mette a disagio l'osservatore non il contrario:l'osservatore non mette a nudo nessuno. E' chi è ritratto che ipnotizza mostrando, in chi non resta soggiogato che sta guardando una in-mago, ed quella che turba il suo animo, di cui vede i tratti affiorare dall'opera. Si davvero grande Antonello, un vero precursore. ferni

Questa è una immagine super contemporanea, è Isabella Rossellini ritratta da Robert Mapplethorpe, eppure la scuola e l'impianto è il medesimo e la forza della visione che ne esce la stessa,anche se qui c'è una lettura ulteriore della maschera,la persona come maschera messa a nudo e ri-tagliata dall'intorno attraverso il buio stesso.

22:22
10 giugno 2009


admin

Amministratore

messaggi3520

Rose, Ferni,

trovo le vostre considerazioni di grande interesse. Amo molto la pittura di Antonello, e adesso mi pare di riuscire a goderla ancor di più.

GrazieLaugh

dmk

15:31
11 giugno 2009


fernirosso

Ospite

la messa in scena dello studio è chiaramente una messa in scena ed è questo che voleva far notare l'artista.Ciò che interessa non si vede, il mondo esteriore è percepibile e tutto ha un corpo, mentre nei tomi dei libri le idee maturano contrasti di esasperata acutissima frattura, se non di completo distacco, tale è quello di Gerolamo, completamente immerso in un mondo in-visibile. Si ricordi che ogni segno pittorico è pura illusione e la mente, grande lettrice ma anche ingannatrice,fa vedere ciò che non è. Tra le varie bestie che vivono lì c'è anche un leone,dettaglio da nulla, che dice quanto tutto sia frutto di un “miracolo” di percezione interiore, di creazione fedele a ciò che ci anima.ferni

PS:Quanto al pezzo che ho postato non ho potere alcuno su questo blog, o nel web addirittura, per non renderlo leggibile. L'ho scritto in diretta nello spazio del post e poi ho aggiunto l'immagine della Rossellini. Buona continuazione.f

16:22
11 giugno 2009


admin

Amministratore

messaggi3520

Vedo perfettamente i tuoi post, compreso questo ultimo( il leone mi era sfuggito!Embarassed)

Credo, mia cara, di poter affermare che,  con tutto l' apprezzamento per le tue qualità e il rispetto per le tue doti e l' ammirazione che provo per i tuoi lavori, 

non ho mai pensato che tu potessi estendere i tuoi  "poteri" alla leggibilità o meno dei postWink

Come ho avuto modo di dirti, deve essere un caso di scodificazione, d cui nessuno è responsabile e in cui purtroppo non posso intervenire.

Adesso sono curiosa di sapere, dagli altri, se riescono a leggere questi 2 ultimi post (di ferni e mio). Se li leggete, ditemelo, please!

dmk

17:11
11 giugno 2009


Rose

Ospite

Ehi! mi sento come Paolo sulla via di Damasco. All'improvviso VEDO tutto!

Interessanti gli interventi di Ferni, che ringrazio. ;-)

Il leone nel quadro di Gerolamo nello studio e gli altri dettagli, si vedono molto bene, dal link che ho postato, zoommando. Per il simbolismo degli animali e delle piante rappresentati, si trova la spiegazione anche sull'web.

18:09
11 giugno 2009


admin

Amministratore

messaggi3520

Eureka! trovato il modo di superare – scavalcare il problema!

Mi sento un quasi – genio!Surprised

dmk

18:32
11 giugno 2009


fernirosso

Ospite

bene,come avete visto non era dovuto a me il blocco, a volte capita.Alla prossima,ferni

18:47
11 giugno 2009


admin

Amministratore

messaggi3520

“Ritratto d’Ignoto” di Antonello da Messina a Cefalù

La stanza è semibuia, morbida oscurità di caverna, di materno rifugio, di scatola preziosa. Un percorso breve si snoda in obliquo-un percorso di nascita ma più di iniziazione, perché dall'esterno all'interno, dal fuori al dentro, dal noto all'ignoto. E alla fine del percorso, girato l'ultimo pannello, l'impatto è improvviso

E li vedo, illuminati da una luce fiamminga, stagliarsi nitidamente sullo sfondo notturno. L'oscurità della sala e il fatto che non possono entrare a folti gruppi, invitano al silenzio, o a parlare a bassa voce come nelle chiese. Mi sfilano davanti ad uno ad uno, si avvicinano, possono arrivare molto, molto vicino; come davanti a uno specchio, il vetro è pesante e invisibile, inevitabile e impossibile il contatto.
Leggo sui loro visi la meraviglia o l'indifferenza, la noia o l'entusiasmo quando mi vedono apparire d'improvviso, come io vedo apparire loro. So che qualcuno cerca di leggere il mio sorriso o di guardarmi negli occhi -lo faccio anch'io-, mentre i più si accontentano di consultare la guida e mi osservano come si osserva un oggetto curioso e stravagante. Nel dépliant ora vengo definito come “Ritratto d'uomo”. Ritratto d'uomo. Ritratto d'ignoto. Ritratto d'uomo ignoto. Ritratto potrebbe bastare.
Non c'è ritratto che non sia d'ignoto. 
Nel delimitare in una tavoletta, in un rettangolo di tela, un qualcosa che s'è voluto fermare, individuare, è il mistero del “ritrarsi”, ritirarsi in un mondo di metafore e segni. Sempre il ritratto separa, distingue, distanzia. Nell'opera d'arte la persona effigiata, anche se se ne conosce il nome e la biografia, emerge sempre da un abisso arcano di visioni. Si ritrae dal mondo, acquista un'estasi arrogante di clausura, diventa il doppio di se stesso, il bifronte, l'enigma. Lo spazio intorno vibra di tensioni irrisolte, le tracce di ciò che è rimasto fuori dalla tavoletta, ciò che non è stato scelto, che non è stato dipinto. L'esclusione di quegli oggetti, di quei colori, di quelle forme, dà allo spazio circostante un'aura di forze magnetiche, ed è dallo scontrarsi e dall'equilibrarsi di queste due forze , l'elezione e l'esclusione, l'essenza e il non essere, che il ritratto prende vita, per guardarvi infinitamente.
Morbida oscurità, materno rifugio, scatola preziosa. 
Sono solo, qui. Circondato d'ignoto. E so che è l'ignoto il gioiello che inconsapevolmente cercate.
Qui, unico e immobile e libero, vi guardo, molteplici e in movimento, prigionieri, fuori dal magico cerchio. Girato l'ultimo pannello, per un breve istante il mio sguardo vi libera, vi rende partecipi della distanza e del contatto, vi astrae, vi “ritrae” dal mondo sensibile all'Assoluto, rapiti insieme a me, liberi perché presi, catturati nel sortilegio provvisorio prima di rientrare uscendo nel caos della realtà quotidiana, portandovi dentro, per un istante o per sempre, un nero attimo splendente di luce fiamminga.

Angela Diana Di Francesca

http://digilander.libero.it

dmk

18:50
11 giugno 2009


admin

Amministratore

messaggi3520

"… A chi somiglia l'ignoto che si trova del Museo Mandralisca?Al mafioso della campagna e a quello dei quartieri alti, al deputato che siede sui banchi della destra e a quello che siede sui banchi della sinistra, al contadino e al principe del foro; somiglia a chi scrive questa nota (ci è stato detto); e certamente somiglia ad Antonello. E provatevi a stabilire la condizione sociale e la particolare umanità del personaggio. Impossibile. È un nobile o un plebeo? Un notaro o un contadino? Un uomo onesto o un gaglioffo? Un pittore un poeta un sicario? "Somiglia", ecco tutto." 

(da "Presentazione al volume di G. Mandel Apparati critici e filologici, collana Classici dell'arte, Rizzoli 1967, di Leonardo Sciascia)

"[....] Il ritratto arguto, fino ad essere mefistofelico, di Cefalù, col suo sorriso come la cruna di un ago…[....]

(da Sicilia mia, Cesare Brandi) 

"E' ben difficile menzionare qualcosa di più intimamente siciliano del Ritratto di Cefalù, nel cui sorriso, tra eginetico e minatorio, è condensata l'ambigua essenza dell'isola fascinosa e terribile".

(Federico Zeri) 

«Ignoto all'anagrafe, quanto a generalità, ma ben noto e tutto rivelato nella pittura. Perché quello che noi andiamo cercando è proprio questo: l'uomo, non il personaggio. Non il ritratto ufficiale, ma il ritratto interiore, ciò che si rivela non grazie agli esterni simboli del potere ma alla capacità di far parlare attraverso uno sguardo, sussurri, sospiri, ansie, esitazioni, male di vivere. Nessuno meglio, e prima, lo fece di Antonello dipingendo un campione di arguzia e di furbizia di cui, pur non sapendo nulla, capiamo tutto; esplicito e impenetrabile; che parla anche se per sempre sigillato nel silenzio. E, se tace, non tace perché è dipinto. Il suo silenzio è di una persona viva, non di un simulacro. Il ritratto del museo Mandralisca è uno, nessuno, centomila».

(da "La ricerca dell'identità", di Vittorio Sgarbi) 

dmk



Info per il forum daniela manzini kuschnig' s weblog

Il più alto numero di utenti in linea: 783

Attualmente online:
12 Ospiti

Sta visualizzando Argomento:
1 Ospite

Statistiche del forum:

Gruppi:6
Forum:17
Argomenti:1657
Messaggi: 13100

Utenti attivi:

Hanno partecipato 31 ospiti

E' presente 1 amministratore

I più attivi:

Amministratori:admin (3520 Messaggi)