La casa prima mi disse di restare
non erano pronte le sue pareti
ad accogliere altre memorie
satura com’erano di asprezza
che lenta e silenziosa dalle mura scivolava
per finire nel pozzo del passatopiumeggiare
sopra la mia testa e virare.
Non sono una bettola, mi fece offesa notare
ma nido di aquila solitaria
fu allora che mi accorsi delle sue ali
Io sono il Don Chisciotte in gonnella
che salda i cocci delle pali
soffio come Eolo perché possano girare
poiché il vento è disertore e ha disertato
Non c’è nulla di occulto della nuda follia
quando vuole assalire il borgo dell’intelletto
ed issare sull’asta più alta la bandiera del coraggio, oh impavido paladino non si è accorto
che non c’è nessuna battaglia da fare.
Ha perso lo scudiero e ora va a piedi
accanto al suo fedele cavallo
nell’arena impolverata da chiacchiere e risate
Poi però la casa mi disse che potevo andare
perché il film era finito
ma dovevo spalancare le persiane.
Il grido d’aquila mi fece voltare
verso un cielo, troppo lontano.