Prima di tutto mi scuso,per non essere passata più spesso,ma non ho dimenticato nessuno nessuno. E' un tempo carico di affanni, d'ansia, di brutalità, in cui è difficile toccare davvero il fondo che si solleva contro…sempre contro noi stessi, perché non è possibile non sentire ancora che la terra è il nostro comune paese e a nulla valgono le divisioni, le faziose fazioni, le guerre di territorialità e che la differenza è quanto di più ricco si può disporre a favore di tutti,eco(nonlogica)mente.
Grazie a tutti per l'affetto, che ricambio, questa resta sempre una casa in cui si torna, come da lunghi viaggi,ed è certo che qualcuno la abita, la vive e riserva e riversa a chi arriva una calorosa accoglienza.
Spero,carissima Daniela che tu stia bene, ho trascurato anche te e me ne dispiaccio molto, spero che ora tutto si sia risolto, abbiamo grandi cose da fare (ti dirò appena ho un po' più fiato).
Manfred, ma non ci davamo del tu? Ne sarei lieta.Grazie per quanto è scritto.
Carmen, tu sei un amore.Grazie a tutti, mi rituffo nel testo per il teatro.E' anche per quello che non ho avuto molto tempo e poi il Giappone, la Libia, gli sbarchi, la tanta scomposta confusione di questo nostro nongoverno, la scuola con i tantissimi suoi problemi, i posti di lavoro per i giovani rubati, ii posti che saltano anche per gli insegnanti di ruolo da lungo tempo, ma anche per molti lavoratori nelle aziende, nelle fabbriche,…il pensionamento lontano, il blocco degli scatti di anzianità con la conseguente pensione risicata…e ancora così tanto altro, che si potrebbe restare bloccati per lungo tempo. Tanta amarezza e tanta rabbia, tanta voglia di disfare tutto e scrivere una utopia in cui credere, per cui vivere.Nessuno ne sa proporre più.
Vi abbraccio tutti.ferni