
Serafina – Sera per gli amici – ha un segreto.
Vive da sola e non ha nessuno che la sta ad ascoltare.
Sua madre è una vecchia malata che vive intrappolata nelle sue ipocondrie.
Le sue colleghe d’ufficio seguono solo le svampite dei reality e i loro discorsi insulsi di perizomi leopardati e di tette siliconate.
I suoi colleghi sono esseri alieni, animali aggressivi sempre in competizione per una manciata d’euro, incapaci di un solo atomo di gentilezza.
Nessuno può accedere al suo mistero.
Puntuale, alle tredici e trenta, quando è nella sua cucina per la pausa pranzo, – lavora lì nei pressi-, apre la finestra e fa entrare un grosso e grasso moscone.
Si posa, ogni giorno, sulla sua spalla sinistra e comincia a parlare:
“Io sono il Buddha, in una delle sue innumerevoli incarnazioni.
Ti voglio parlare. Hai il potere di vedere l’eternità negli occhi degli animali.”.
Tutto cominciò quando Sera fece entrare il moscone, in un gelido mattino di fine settembre.
L’insetto s’accomodò a scaldarsi vicino ai fornelli, stremato dai primi freddi.
Sera lo contemplava.
Pensava a tutto, tranne che a spiaccicarlo sul mobile.
Era affascinata dai suoi occhi iridescenti, contenenti altre decine di globi oculari verdastri, stelline guizzanti in un profondo nero tenebroso.
“I tuoi occhi non sono come quelli dei gatti, distanti e nello stesso tempo penetranti nell’infinito futuro: tu sai vedere e accettare il presente da migliaia punti di vista!
Non sei neanche come i cani, i quali s’innamorano dei loro consorti umani, perché si ricordano d’ogni minima briciola d’amore donata loro.”.
Così il Principe Siddharta si presentò: ”Tu vedi lo splendore eterno nei miei occhi…”.
Diventarono amici e tutti i giorni discorrevano di buddhità ed indistruttibilità dell’anima.
Una volta Sera, chiese al Principe-moscone come dovesse fare per trovare l’amore.
“E’ semplice a dirsi, ma non a farsi.
Il giorno che confiderai il tuo segreto, ad un uomo innamorato della tua vitalità e quello ci crederà con tutto il suo essere, quello sarà l’attimo che cerchi.
In quel momento, per la prima volta, userai il tuo potere per un essere umano.
Allora, e solo allora, tutto sarà compiuto.”.