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IL PONTE DEI SALMONI

UtenteMessaggio

09:56
20 novembre 2010


OmarBunfai

Ospite

 

L’altro giorno un ragazzo, mio vicino di casa, mi ha chiesto in consiglio un luogo dove viaggiare.
- Galway, Irlanda -, ho risposto.
- Vai ai primi di aprile, in primavera, e raggiungi il Salmon Weir Bridge, il Ponte dei Salmoni, sul fiume Corrib. Vedrai sotto di te, le acque ribollire di squame sbalzate in puntiformi bagliori d’argento.
Sono i banchi di salmoni che costeggiano l’Oceano presso Inshmore; infilano la baia di Galway e la foce del Corrib, per risalire sino alla sorgente e deporre le uova. Quel brulicare di pesci sotto i tuoi piedi, ti farà capire fisicamente l’antica dottrina della metempsicosi dei Druidi celtici.
La trasmigrazione delle anime dei Celti non ha niente a che vedere con quella orfico-pitagorica e platonica, ripresa in seguito dal cattolicesimo del Vaticano.
In quella teoria si dice che lo spirito dell’uomo è imprigionato nel corpo, a causa di una colpa originaria. Pertanto, lo stesso corpo è una tomba dalla quale ci si libera dopo ascetiche purificazioni solo in un futuro al di là.
Per quegli eremiti sacri -maghi, medici e veggenti-, la metempsicosi è il resoconto dell’esperienza di ogni singola, irripetibile, immortale anima umana.

Il Salmone per i Druidi, adoratori del vischio, è l’ultimo anello della catena del viaggio d’iniziazione della psiche nel Cosmo; l’ultima reincarnazione, per il soffio vitale prima di tornare nel corpo di un essere umano.
Può scendere in un gatto, in un cavallo, in un cespuglio d’iperico, in un tiglio, in un’anatra selvatica, in un’alga, in un gabbiano; può conoscere l’immobilità, il galoppo, il librarsi; le gialle fioriture, i profumi, il volo: poi entra nel salmone.
Compie la traversata dell’oceano per cercare il luogo della propria origine. Questa è l’energia simbolica del salmone: l’anima che risale controcorrente la Via-fiume della conoscenza per arrivare alla purezza della fonte natale e riprodursi ispirata dal Mistero dell’Amore.

Questo modo di pensare rende fraterni verso tutti gli esseri viventi e verso tutti gli elementi naturali, compreso il nostro corpo.
Quella gatta acciambellata sul divano può essere la presenza trasfigurata di tua madre assente, quel gabbiano librato sulla scogliera può contenere l’anima di tuo nonno; quella ventata rabbiosa può essere il fiato di una tua amante perduta.
Non c’è il peccato originale, ma un percorso d’esperienza nell’ al di qua; così questo mondo non è una valle di lacrime ma una Madre matrice, nutrice e disfatrice nel contempo;,dotata di una forza creatrice inesauribile.
La trasmigrazione delle anime è un viatico di gioia e conoscenza, perché il riconoscere la propria anima negli elementi naturali, il sentirsi parte integrante del grande Gioco cosmico, dona felicità ed e entusiasmo!
Dopo quest’esperienza capirai come la tragedia della nostra cara Madre Terra ammalata –e noi umani siamo i suoi principali virus patogeni-, può essere l’ultima catastrofe della nostra specie.

Se riporterai a casa l’incanto di questo antico sapere dei Druidi, se custodirai nel tuo cuore l’invincibile fede nel linguaggio arcaico della Madre, fatto di alberi come lettere dell’alfabeto, di corrispondenze segrete tra i fiori e le stelle, i cinghiali al galoppo e le onde spumose del mare, saremo in due a salire sul palcoscenico per fermare la tragedia che vuole annientata la Madre.
Come quei salmoni, lotteremo contro la corrente avversa e impetuosa, ci feriremo risalendo a ritroso sponde sempre più strette e saremo preda delle mascelle degli orsi e degli ami dei pescatori. Smagriremo, perderemo brandelli di squame e diventeremo di un colore rosso fuoco, preparandoci per la riproduzione.
Ma infine arriveremo alle pure sorgenti dove siamo nati e feconderemo le uova del nostro inarrestabile Amore -.

Io sono il Vento che soffia sul mare;
Sono l'Onda dell'Oceano;
Sono il Mormorio dei Flutti;
Sono il Toro delle Sette Battaglie;
Sono il Rapace sulla Rocca;
Sono un Raggio del Sole;
Sono il più Bello dei Fiori;
Sono un Cinghiale Coraggioso;
Sono un Salmone nel Fiume;
Sono un Lago nella Pianura;
Sono l'Abilità dell'Artigiano;
Sono una Parola di Scienza;
Sono la Lancia che dà Battaglia;
Sono il dio che crea nella mente dell'uomo il Fuoco del Pensiero;
Chi dà luce all'assemblea sulla montagna se non io ?
Chi può dire quale sia l'età della luna, se non io ?
Chi può indicare il luogo dove il sole va a riposare, se non io ?
Chi richiama gli armenti dalla casa di Tethra ?
A chi sorridono gli armenti di Tethra ?
Chi è il dio che forgia incantesimi -
- l'incantesimo della battaglia ed il vento del mutamento ?

Canzone di Amairgen ( Leabhar Gabhala )

22:43
20 novembre 2010


admin

Amministratore

messaggi3520

Bello, Omar! e so benissimo che l' uso di un aggettivo così generico e comune è insufficiente, ma è quello che ho pensato a fine lettura. Forse anche perché l' argomento mi interessa particolarmente, da sempre. Ho detto interessarmi, in realtà mi affascina, così come mi affascina quello che si sa della civiltà dei Celti, della loro immaginazione, fantasia, miti, del loro pensiero, del loro rapportarsi al mondo naturale. 

Questo, naturalmente, a monte di quello di cui hai parlato sulla natura e sulla terra… gli uomini del XX – XXI secolo, con tutta la loro tecnologia, i loro superlativi risultati scientifici, hanno dimostrato di tener meno alla Terra di quanto meravigliosi popoli antichi hanno fatto.

dmk

10:04
21 novembre 2010


OmarBunfai

Ospite

Ti ringrazio Daniela, guarda se hai la possibilità vai in primavere in quel posto è dintorni.

E' proprio una vacanza intelligente e un'esperienza coinvolgente! Ciao

18:24
22 novembre 2010


Carmen

Ospite

Che tu sapessi tante cose, pure questo io sapevo. C'è sempre da cogliere qualcosa che va aldilà della semplice lettura dai tuoi testi intelligenti.

Comunque, mi sono ripromessa che non mangerò mai più il salmone…che è tanto buono affumicato.

Trovo affascinante la reincarnazione negli animali o nelle piante. E dopo questa lettura, devo dire, che hai lasciato una certa serenità. Emerge in effetti serenità e speranza.

Grazie Omar e a presto!

Carmen



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