Cari amici, tutti quei discorsi sulla Russia, mi hanno ricordato un'esperienza straordinaria che ho vissuto qualche tempo fa.
Nel prendermi cura dei miei genitori, ho conosciuto diverse cosiddette 'badanti'. Una sera dunque, nel far visita ad un'anziana signora del paese, non mi sono stupita nel vedere entrare una donna che, capii subito, era la sua badante, appunto.
Questo era un esemplare di donna russa molto … caratteristico. Alta e robusta, informe come una matrioska; un viso largo, con due piccoli occhi indagatori e la più incredibile dentatura di … ferro che io abbia mai vista in vita mia.
Penso che la sua stessa 'signora' fosse un poco in soggezione davanti a lei … posso solo immaginare la rude decisione con cui l'accudisse. Aveva un atteggiamento molto protettivo, da mamma orsa e continuava a guardarmi con diffidenza. La sua conoscenza dell'italiano era minima e questo penalizzava decisamente l'atmosfera.
(Quello della lingua non è un problema da poco, per queste donne. Ricordo surreali conversazioni fra una badante ucraina e mia madre: “Signora Caterina, adesso alziamoci, laviamoci e mangiamoci!”)
In ogni caso, io in questi momenti di 'tensione nei rapporti internazionali', tiro sempre fuori il mio asso dalla manica e dico: “Lo sa cho ho studiato un po' di russo e so cantare alcune canzoni?”
La matrioska, naturalmente non mi capì, ma io mi alzai, mi posi al suo fianco, la allaccai in vita (cosa un po' ardua, vista la mole), mi rivolsi alla padrona di casa e le dissi: “Stia a sentire, signora” e, semplicemente attaccai il mio pezzo forte:
Подмосковные Вечера
Podmoskovnie Vecerà, ovvero SERATE NEI DINTORNI DI MOSCA, un classico del folclore russo. La badante ci mise qualche secondo a capire, poi entrò nello spirito e si unì al canto, con voce stentorea e gesti enfatici.
Ah! che esperienza straordinaria, vedere questo donnone cantare con gli occhi umidi di commozione una canzone della sua terra, dondolando allacciata a me, in un brillio generale di denti e lacrimoni.
Che spettacolo dobbiamo essere state!
Naturalmente, ci siamo lasciate tra abbracci e lacrime … mai i rapporti Italia-Russia sono stati più calorosi di quella sera.
E questa è la canzone che cantammo (vi giuro che la so tutta):