per non perdersi
Ana Kapor, Finis terrae
riscopro pian
piano l’ andare sotterraneo
il respiro cieco dell’ occhio
aperto al buio quando le cose
si fanno estranee
quiete si lasciano sfiorare da dita
incerte
è un esplorare terreni incolti
un riconoscere per frammenti
in assenza di luce
è un ricercare a tasto
forme indistinte
un orientarsi per non
perdersi
lungo la costola dolce
che al porto conduce
dove la nebbia vela
il mormorio dell’ onda.
l’immagine portata appartiene alla personale di Ana Kapor che, in questi giorni,si sta svolgendo ad Andria (BT)
l’ho osservata dal vivo e spesso ritorno a guardarla attraverso il catalogo
i suoi lavori ispirano la bellezza, creano in chi osserva un’atmosfera “sospesa”
leggendo ora il testo di Daniela ho ritrovato la calma, la precisione, la sospensione,la visione
grazie Daniela
nov 11th, 2010 at 10:55
Grazie, Elina
Concordo in pieno su quanto dici di Ana Kapor
nov 11th, 2010 at 18:58
All of these articles have saved me a lot of headaches.
ago 20th, 2011 at 05:09
glad to hear it!
ago 24th, 2011 at 21:42