La bella di Loulan e l’indipendenza dello Xinjiang

settembre 21st, 2009 by admin

 

Paolo Manca, giornalista ed esperto sull’argomento, parla della situazione dello Xinjiang.
In Cina, nella regione dello Xinjiang, la situazione è molto delicata: cosa sta accadendo?
“Lo Xinjiang è una grandissima regione che copre un sesto del territorio cinese, di cui costituisce la parte più occidentale. La popolazione è per la maggior parte di Uiguri, mentre nel resto della Repubblica Popolare Cinese la maggioranza è Han. Gli Uiguri, circa 9 milioni di individui, sono musulmani, parlano una lingua di origine turca, scrivono in arabo e hanno tratti somatici non orientali. Sulla base di queste differenze, da oltre sessanta anni chiedono l’indipendenza dello Xinjiang dalla Repubblica popolare, o almeno una maggiore autonomia. La situazione di tensione è precipitata all’inizio di luglio, quando a Urumqi, capitale dello Xinjiang, si è diffusa la falsa notizia di uno stupro commesso dagli Uiguri contro due giovani Han. La reazione violenta degli Han, desiderosi di vendetta, ha fatto esplodere lo scontro etnico, represso con la forza dalla polizia: 158 vittime accertate, centinaia di feriti e 1500 arresti il conto finale.”
L’archeologia, fondendosi per una volta con la politica, sembra dare ragione ai nazionalisti Uiguri… Quali sono le scoperte più recenti?
“Non credo che l’archeologia si sia fusa con la politica, piuttosto vedo la politica che sfrutta l’archeologia, trascinandola in un campo che non le appartiene. Nello Xinjiang sono state trovate centinaia di corpi mummificati naturalmente, cioè perfettamente conservati dal clima particolarmente secco e dalla sabbia alcalina. Risalgono a un periodo compreso tra l’Età del Bronzo (1800 a.C.) e il I secolo d.C., la maggior parte di loro sono alti, biondi con gli occhi tondi e il naso grosso, hanno cioè tratti somatici caucasici, non asiatici. Gli Uiguri portano questi ritrovamenti come prova per sostenere che i loro antenati fossero occidentali, non asiatici come invece vuole la storia ufficiale cinese. Un motivo in più per chiedere l’indipendenza. La Bella di Loulan, forse la mummia più famosa tra quelle ritrovate, è anche diventata l’eroina di una canzone indipendentista popolare. Il problema è che il significato politico associato alle mummie ha di fatto fermato gli studi di ricercatori occidentali sui corpi. Oggi il governo cinese permette proseguire le indagini solo a scienziati cinesi, ma è evidente che qualunque risultato possa emergere, difficilmente sarà giudicato oggettivo dalla comunità internazionale. Un vero peccato, perché per l’archeologia, e dunque la Storia, il ritrovamento delle mummie cinesi (geograficamente lo sono) è una delle maggiori scoperte del secolo scorso.”
Dobbiamo rivedere la teoria delle migrazioni Indoeuropee?
“Senza dubbio. I pochi scienziati occidentali che sono riusciti a studiare le mummie prima del blocco, in particolare Victor Mair professore di Lingua e Letteratura cinese della University of Pennsylvania, hanno dimostrato che almeno due mummie hanno origine occidentale. Questo conferma che la zona era abitata anche da uomini e donne provenienti dall’Europa e dunque ammettere che si sia stata una migrazione verso queste terre, dove per secoli hanno convissuto popolazioni diverse, caucasiche e asiatiche.”

Chiara Boracchi
Si ringrazia per la collaborazione Storica National Geographic.


2 Responses to “La bella di Loulan e l’indipendenza dello Xinjiang”

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  1. 1 Rose

    La politica non tiene le sue mani lontane da nulla. Di tutto si appropria e tutto strumentalizza per i suoi fini.:-(
    Molto ‘moderni’ i tratti di quella mummia, vero?

  2. 2 admin

    sì, Rose, ha colpito anche me. La ricostruzione poi evidenzia i tratti caucasici e fa, indubbiamente, riflettere.
    Quanto alla politica… fagocita ogni cosa. Bleah.
    Si spera che ognuno, con la sua testa, sia in grado di operare le distinzioni necessarie a difendersi da ciò. Strumentalizzazione inclusa.