Gaza and the New Year: un augurio di Daniel Barenboim

gennaio 10th, 2009 by admin

 

… I wish for a return in the year 2009 of the famous intelligence always ascribed to the Jews. I wish for a return of King Solomon’s wisdom to the decision-makers in Israel that they might use it to understand that Palestinians and Israelis have equal human rights.
Palestinian violence torments Israelis and does not serve the Palestinian cause; Israeli military retaliation is inhuman, immoral, and does not guarantee Israel’s security. As I have said before, the destinies of the two peoples are inextricably linked, obliging them to live side by side. They have to decide whether they want to make of this a blessing or a curse.

First appeared in The Guardian on 1.1.2009

http://www.danielbarenboim.com/


§§§


… Il mio augurio per il 2009 è che si faccia ritorno alla famosa saggezza da sempre ascritta ai Giudei. Il mio augurio è che si ritorni alla saggezza di Re Salomone, che i responsabili di Israele ne possano far uso per comprendere che gli Israeliani e i Palestinesi hanno gli stessi diritti umani.
La violenza palestinese affligge Israele e non serve alla causa della Palestina, la reazione israeliana è inumana, immorale e non garantisce la sicurezza di Israele. Come ho già detto, i destini dei due popoli sono strettamente collegati e li obbliga a vivere l’ uno accanto all’ altro. Devono decidere se vogliono fare di ciò una benedizione o una maledizione.

§§§

Daniel Barenboim, nato a Buenos Aires, da genitori russi di origini ebraiche, ha anche la nazionalità israeliana. Pianista, direttore d’orchestra, è un “ebreo errante”, che porta in giro in tournè la sua West-Eastern Divan Orchestra composta di giovani musicisti ebrei e palestinesi. Dal 2007 è “Maestro scaligero” del Teatro alla Scala di Milano.


8 Responses to “Gaza and the New Year: un augurio di Daniel Barenboim”

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  1. 1 blumalva

    e che si alzino alte queste voci, e questa musica, che dà, purtroppo ancora in sordina, l’unica vera possibilità, come altre di donne sotto ambasciate israeliane, donne ebree e palestinesi con una sola voce, una sola volontà: ciascun popolo ha diritto alla propria esistenza! ma si cedano i traffici d’armi, gli appoggi forti e silenti di potenze internazionali, il gioco sporco dell’economia che detta legge alla storia, di cui, troppi, hanno dimenticato. grazie, daniela. malva.

  2. 2 admin

    è così, malva: OGNI popolo ha diritto alla sua esistenza! sarebbe bene che OGNI popolo ne prendesse atto. La convivenza e il riconoscimento dei reciproci diritti e doveri è, e sempre sarà, una benedizione. Inutili e sterili e foriere di ulteriori maledizioni sono invece le strumentalizzazioni che riversano – come sempre accade – su una sola parte tutte le responsabilità.

  3. 3 clelia pierangela pieri

    Conosco la bravura di Barenboim, l’ostinazione con cui porta avanti il suo impegno e la magia che sa creare… che bello ritrovare qui questo tuo pensiero. Che bello non sentirsi soli.
    Grazie.

    clelia

  4. 4 lastrose

    “i destini dei due popoli sono strettamente collegati e li obbliga a vivere l’ uno accanto all’ altro. Devono decidere se vogliono fare di ciò una benedizione o una maledizione.”

    Mi auguro sappiano prendere l’unica decisione che permetterà l’esistenza pacifica di entrambi.

    rose

  5. 5 admin

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