Ciò che provo vivendo

dicembre 5th, 2008 by admin

Una poesia di Benito Ciarlo

Ciò che provo vivendo 
è un dejà-vu patetico.
Ogni domanda è inutile. 
Alla luce dei secoli
ho tutte le risposte, 
tutto è già stato detto.
È questo il paradosso 
che provoca incertezze:
quando ci penso dubito 
persino d’esser vivo. 
Se cercassi una prova 
dovrei guardarmi dentro
in modo da capire 
se sono vero o astratto.
Potrei perfino credere 
ch’esisto perché scrivo,
potrei, però non tollero 
che la prova assomigli
al pensiero d’un Altro 
che si scoprì pensando.

Perciò nelle mie viscere 
spesso risale il grido:
“Voglio meravigliarmi!” 

Posso goder del fulmine 
che incendia la foresta: 
ne ruberò il bagliore .
Voglio profumi nuovi, 
nuovi ritmi, più luce,
ruscelli rompicollo 
ch’esondino dagli argini.
Voglio stelle diverse 
da quelle dei Caldei.

S’ogni tempesta è figlia 
d’un cielo ch’era terso
esigo le mie nuvole! 
Non posso accontentarmi
d’antichi cieli lindi, 
posso aspettar che spiova.

Datemi un paio d’ali, 
non voglio morir bruco:
cerco la metamorfosi, 
non importa se Icaro
sciolse le sue tentando. 
Posso librarmi anch’io!


5 Responses to “Ciò che provo vivendo”

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  1. 1 rose

    Bellissimi i settenari in questa cascata di sensazioni/emozioni condivisibili, ma espressi molto bene. Complimenti Benito. Molto apprezzata. :-)

    “S’ogni tempesta è figlia
    d’un cielo ch’era terso
    esigo le mie nuvole!”

  2. 2 admin

    sento questi versi come un canto che invita a cercare il “meraviglioso”, senza accontentarsi delle “belle” cose usuali che vengono propinate come essenziali: l’ essenza del vivere sta altrove.
    Bel lavoro, Ben!

    “Voglio profumi nuovi,
    nuovi ritmi, più luce,
    ruscelli rompicollo
    ch’esondino dagli argini.”

  3. 3 Benito

    Grazie a tutte e due. Mi confondete.
    Ben

  4. 4 Stella

    Perciò nelle mie viscere
    spesso risale il grido:
    “Voglio meravigliarmi!”

    E’un inno alla vita.
    Ricordiamoci dell’infanzia, di quando ci stupivamo per ogni scoperta, per un dono, per un abbraccio……
    di quando i nostri occhi diventavano immensi e pieni di luce……
    Lasciamo che il nostro urlo esca e si espanda.
    bella

  5. 5 clelia pierangela pieri

    Meraviglia questa tua.
    Grazie.

    clelia